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Poletti: mozione di sfiducia al Senato

Le scuse, non sono bastate, stamattina è stata depositata al Senato una mozione di sfiducia nel confronti del ministro, firmata dai senatori di Sinistra italiana, del M5S, della Lega e di alcuni senatori del Gruppo Misto – La causa: “le affermazioni gravissime” del ministro sui giovani emigrati all’estero

Poletti: mozione di sfiducia al Senato

Continua la bufera sulle affermazioni pronunciate due giorni fa dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti che commentando il boom dei voucher registrato dall’Inps nei primi 10 mesi del 2016 aveva dichiarato: “Fuga di 100mila giovani? Bene, conosco gente che è andata via e sicuramente il Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi. I 60 milioni che restano non sono tutti dei ‘pistola’”.

Parole che hanno causato l’ira e l’indignazione non solo degli interessati, ma dell’opinione pubblica in generale. A placare gli animi non sono servite le scuse di Poletti che su Facebook ha scritto: “Ho sbagliato, mi sono espresso male, mi spiace”:

Stamattina è stata depositata al Senato una mozione di sfiducia nel confronti del ministro, firmata dai senatori di Sinistra italiana, del M5S, della Lega e di alcuni senatori del Gruppo Misto.

Il Ministro – si legge nella mozione – “ha nelle ultime settimane dato riprova di un comportamento totalmente inadeguato al suo ruolo, esprimendosi in più di un’occasione con un linguaggio discutibile e opinioni del tutto inaccettabili”. In particolare – si legge nella nota di Sinistra Italiana – la mozione di sfiducia ricorda la dichiarazione “inaccettabile e che compromette la libertà di voto dei cittadini” del Ministro Poletti sulla possibilità di evitare il referendum sul Jobs Act grazie allo scioglimento delle Camere e alla convocazione delle elezioni politiche, e le “affermazioni gravissime” dello stesso Ministro sui giovani italiani costretti a cercare lavoro all’estero.

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