Condividi

Poletti: “Dopo il Jobs Act serve un Social Act”

Il ministro propone d’introdurre “una strumentazione che intervenga su tutte le fasce deboli popolazione per ricostruire la fiducia anche in questo contesto” – Quanto al part time per i lavoratori vicini alla pensione, “anche se la domanda sarà troppo alta troveremo le risorse” – “L’Iva non aumenterà”

Poletti: “Dopo il Jobs Act serve un Social Act”

“Dopo il Jobs Act in questo paese serve un Social Act: una strumentazione che intervenga su tutte le fasce deboli popolazione per ricostruire la fiducia anche in questo contesto”. È la proposta lanciata dal ministro del lavoro, Giuliano Poletti, intervenuto ai microfoni di Sky Tg24 Economia. Il riferimento è alle misure annunciate dal governo su pensioni e tagli fiscali.

“Dobbiamo guardare soprattutto alle persone con maggiore sofferenza sociale – ha precisato Poletti – non servono interventi generici e generalizzati, ma misure che abbiano un tasso di selettività e intervengano su quelle realtà dove è possibile ottenere un risultato significativo”.

Quanto agli incentivi destinati al part time per i lavoratori vicini alla pensione, “mi sento di prendere questa responsabilità come ministro – ha detto ancora Poletti –, se la domanda sarà troppo alta, troveremo le risorse necessarie. Si tratta di un primo tentativo di ragionare sull’invecchiamento attivo”.

Infine, il ministro ha assicurato che l’Iva non salirà ancora: “Non abbiamo in previsione aumenti di Iva – ha concluso Poletti –, l’abbiamo già dimostrato l’anno passato e troveremo il modo quest’anno, c’è il tema dei consumi. Non è semplice da affrontare, ma lo faremo”.

Commenta