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PNRR: le Regioni tengono sotto osservazione i progetti e puntano su energia e infrastrutture

La Conferenza Stato-Regioni misura l’andamento delle iniziative inserite nel PNRR. Sempre in primo piano energia e infrastrutture

PNRR: le Regioni tengono sotto osservazione i progetti e puntano su energia e infrastrutture

Circa 15 miliardi di euro per l’efficientamento energetico, assunzioni nei piccoli Comuni, interventi per migliorare il sistema infrastrutturale e la qualità dei servizi di mobilità. Le Regioni studiano lo stato di attuazione del PNRR in vista della elezioni e di quel che accadrà dopo il 25 settembre. L’ultima riunione della Conferenza Stato-Regioni si é concentrata sugli interventi che dovranno modificare gli assetti socio economici delle città. Bisogna lavorare sodo per prendere la terza tranche. Il settore dell’energia resta centrale per tutto quello che riguarda la riqualificazione di edifici e tribunali, un piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica, la promozione di un teleriscaldamento efficiente. L’attenzione é costante per la stessa impostazione data da Mario Draghi al Piano che cala nei territori i progetti finanziati.

Per le Regioni l’attesa delle decisioni dopo il 25 settembre

Ci sono 13,95 miliardi di euro per la ristrutturazione energetica e sismica degli edifici residenziali, compresa l’edilizia sociale. Con lo stesso capitolato bisogna favorire le riqualificazioni e la trasformazione in “edifici ad energia quasi zero” del parco immobiliare nazionale. 411 milioni di euro sono per intervenire su 290.000 mq di uffici, tribunali e cittadelle giudiziarie, riportando praticamente a nuovo 48 strutture. Molta attenzione dei Presidenti di Regioni è riservata agli 800 milioni di euro per costruire 195 nuovi edifici scolastici in modo da garantire a 58 mila studenti di frequentare scuole moderne, verdi e sicure. L’obiettivo, che si spera di centrare entro il 2026, è di utilizzare anche altri 200 milioni per mettere a terra 300 km di nuove reti di teleriscaldamento.

Aggiudicare le gare entro dicembre 2023

Le Regioni, tra l’altro, hanno fatto il conto delle domande di accesso al Fondo assunzioni pervenute dai piccoli Comuni (meno di 5mila abitanti). Sono 896 che utilizzeranno il fondo istituito nel 2021 per migliorare i servizi. Inoltre – dice una nota – entro dicembre 2023 dovranno essere aggiudicate le gare per la costruzione di edifici, la riqualificazione e il rafforzamento del patrimonio immobiliare dell’amministrazione della giustizia. A sua volta il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità – sempre rispetto al PNRR – con la conversione in legge del Decreto Mims sta avviando le procedure per “migliorare il sistema infrastrutturale e la qualità dei servizi di mobilità”. Si punta su maggiore sicurezza e qualità dei trasporti, transizione ecologica per i viaggi aerei marittimi e terrestri. Non sono escluse nemmeno le reti idriche fatiscenti e bisognose di interventi anche da parte delle Società di gestione. L’estate elettorale sta passando, ma le opere da mettere in cantiere sono talmente tante che le Regioni possono temere un tragico stand by.

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