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Pmi Eurozona cresce, Brexit non impatta

L’indice Markit della produzione composita fotografa un rialzo trainato dalla Germania, Francia ancora in stagnazione. In Italia e Spagna crescita rallentata per l’incertezza politica. Anche nei servizi migliora il quadro generale

Pmi Eurozona cresce, Brexit non impatta

(Teleborsa) – Il tasso di espansione economica dell’Eurozona ha segnato un aumento all’inizio del terzo trimestre. Lo ha registrato l’Indice Markit PMI della Produzione Composita nell’Eurozona finale che, attestandosi a quota 53,2 punti, nel mese di luglio, ha toccato un record su sei mesi, superando la precedente stima flash di 52,9. Sono 37 i mesi consecutivi in cui l’indice segna un’espansione.

“Il gradito rialzo del PMI finale ha fornito un’immagine leggermente migliore di quella descritta dalla precedente stima flash, ed è
quantomai incoraggiante poiché indica che in generale il voto inglese sulla Brexit non ha avuto un grosso impatto sull’Eurozona” ha commentato Chris Williamson, Chief Economist presso Markit.

Sebbene gli ultimi dati abbiano segnalato un tasso di espansione stabile e forte, i dati nazionali suggeriscono un incremento disomogeneo. La ripresa è stata guidata dall’ondata di crescita avutasi in Germania (a 55,3 punti massimo su 7 mesi), che ha registrato un tasso di espansione di 0,5 punti. Continua, tuttavia, la stagnazione della Francia (50,1 da 50), agendo da motore frenante per l’intera regione. Anche in Spagna (53,7 minimo su 32 mesi) e Italia (52,2 minimo su 2 mesi) la crescita è rallentata, indicando quanto l’incertezza politica in entrambi i casi influisca negativamente sul business.

Per quanto riguarda l’indice Pmi servizi dell’Eurozona e’ salito a luglio a 52,9 dal 52,8 di giugno.  L’indice Pmi servizi di luglio relativo all’Italia e’ salito a luglio a 52 dal 51,9 di giugno. L’indice Pmi servizi di Markit per la Germania e’ salito a luglio a 54,4 dal 53,7 di giugno.

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