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Piazza Affari tira il fiato (-0,3%) dopo la cavalcata dei giorni scorsi ma Mps crolla (-6,3%)

Seduta di vendite in Borsa dopo la cavalcata dei giorni scorsi (-0,3%) ma Mps crolla e il titolo perde il 6,3% – Bene invece Pirelli e Bpm – Contrastati i listini europei – BTp Italia da record – Spread Btp-Bund a 314

Piazza Affari tira il fiato (-0,3%) dopo la cavalcata dei giorni scorsi ma Mps crolla (-6,3%)

SPREAD E CINA

Il Btp Italia chiude i quattro giorni di collocamento con ordini record poco sopra i 18 miliardi, più del doppio della prima emissione e dieci volte la seconda. E non sono solo i piccoli investitori a comprare ma ordini importanti stanno arrivando anche dagli investitori istituzionali, banche, fondi, fondi pensione, assicurazioni, persino fondazioni bancarie e aziende private. Un risultato facilitato dall’allentamento delle tensioni seguito al programma Omt di Draghi. Così lo spread Btp bund è tornato a scendere toccando un minimo intraday a 309 punti, salendo però in chiusura a 314 punti con rendimento al 4,76% ma sopra i 311 dell’apertura. Bene anche l’asta spagnola della mattina: Madrid ha collocato senza fatica tutti i 4,5 miliardi di euro di titoli programmati spuntando rendimenti in calo; sui 3 anni il tasso è sceso al 3,22% dal 3,67% precedente, sui 4 anni tasso al 3,97% dal precedente 4,60%, sul 10 anni rendimento al 5,45% dal 5,66% precedente. Lo spread bono bund è in discesa a 371 punti dai 381 dell’apertura. La Spagna in agosto ha registrato una sensibile riduzione del deficit commerciale, crollato del 36,1% tendenziale a 3,1 miliardi di euro e riprendendo quindi al tendenza al ribasso dopo il lieve rialzo accusato in luglio. Le esportazioni, secondo i dati resi noti oggi dal ministero dell’Economia, sono aumentate del 7,4% a 16,59 miliardi, mentre le importazioni sono diminuite del 3,1% a 19,73 miliardi.

Al Bundestag la cancelliera tedesca Angela Merkel ha affermato che “Dipende solamente dalla Spagna” decidere su una eventuale richiesta di aiuti all’Ue. Nella stessa sede ha anche poi difeso la proposta sul supercommissario di Wolfgang Schaeuble: la Germania è favorevole a che si faccia un passo avanti nell’Europa e si accordi ”un effettivo diritto di ingerenza sui bilanci nazionali” al commissario europeo della moneta.

Nell’incertezza dovuta all’attesa del vertice Ue che si apre oggi, sul tavolo la questione della sorveglianza bancaria, i listini europei chiudono deboli appesantiti anche da dati Usa in chiaro scuro. Milano, unica tra le principali piazze europee in rosso, chiude in calo dello 0,3%, Francoforte +0,58%, Parigi +0,22%, Londra +0,10%. Madrid -0,34%. L’euro scivola sul dollaro a 1,3104.

All’arrivo al vertice si sono già registrate tensioni tra Merkel e Hollande reduci da un bilaterale che evidentemente non li ha soddisfatti.

In avvio il sentiment era stato sostenuto dai dati sulla crescita cinese che ha spinto le Borse asiatiche a chiudere in positivo. La Cina sta rallentando, con il pil del terzo trimestre al 7,4% contro il 9,3% di un anno fa, ma la buiona notizia è che non sono emerse sorprese negative e il peggio sembra alle spalle: sia i dati sulle vendite al consumo che i numeri della produzione industriale indicano una ripresa del ciclo a partire dall’inizio di settembre.

USA

Negli Usa invece le richieste di sussidi di disoccupazione hanno fatto peggio delle attese deprimendo il sentiment dei listini. Wall Street ha aperto in rosso e alla chiusura dei listini europei il Dow Jones saliva dello 0,06% e il Nasdaq cedeva lo 0,23%. Nella settimana al 13 ottobre le richieste di sussidio sono aumentate di 46mila unità a 388mila, contro stiome degli economisti per un incremento più contenuto a 365mila. In soccorso dei mercati, su cui si è allentata la pressione a vendere, è però arrivato il dato l’indice Philadelphia Fed che nel mese di ottobre è migliorato più delle attese, a +5,7 punti dai -1,9 punti di settembre contro attese di un +1%. Male la trimestrale di Morgan Stanley che ha registrato un rosso da 1 miliardo di dollari nel terzo trimestre contro un utile di 2,2 miliardi nello stesso periodo dell’anno scorso.

ITALIA

A Piazza Affari i ribassi sono guidati da Mps -6,36% dopo il taglio del rating da parte di Moody’s, Ferragamo -4,27% colpita dal doppio downgrade di Mediobanca (a neutral da outperform) e di Hsbc (a neutral da overweight). Contrastati gli altri titoli bancari: Unicredit +0,38% e Bpm +1,15%; Intesa -0,74%, Banco -0,15%, Ubi -0,19%.

Campari cede il 3% dopo l’annuncio di un’emissione obbligazionaria da 400 milioni di euro per finanziare l’acquisizione di Lascelles DeMercado, produttore giamaicano di rum.

Mediaset -2,99% dopo che ieri ha comunicato che il cda per approvare i conti al 30 settembre 2012 è stato posticipato di una settimana al 13 novembre 2012. Impregilo -2,78% . Beniamino Gavio, numero uno di Igli (29,9% di Impregilo), ha annunciato un’azione di responsabilità nei confronti del management di Impregilo in relazione alla cessione di Ecorodovias. Gavio contesta il prezzo di cessione a Pactual pari a 16,5 reais ad azione, contro una quotazione di Borsa di lunedì di 18,1 reais.

In luce sul Ftse Mib Pirelli +1,91%, Buzzi Unicem +1,83%, Stm +1,48% che fornirà i chip per tre nuovi modelli di cellulari Samsung allentando così la dipendenza da Nokia. La società di telefoni cellulari ha chiuso il terzo trimestre con perdite a 969 milioni di euro, 14 volte superiori rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Si tratta comunque di numeri migliori delle attese del mercato.

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