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Piazza Affari soffre (-0,57%) la Fed e gli Emergenti ma anche i tonfi di Fiat, Mediaset e del lusso

Forti ribassi per Fiat, Mediaset e il lusso ma alla fine Piazza Affari limita i danni (-0,57%) malgrado la paura da Fed ed Emergenti – In territorio positivo Saipem, Ubi, Luxottica e Mediobanca – Brilla Pirelli – Buy back dell’Eni – Bene l’asta dei Bot a sei mesi: tassi in discesa – Spread Btp-Bund in altalena – Negli Usa crolli di Yahoo, Boeing e At&t.

Piazza Affari soffre (-0,57%) la Fed e gli Emergenti ma anche i tonfi di Fiat, Mediaset e del lusso

In attesa dell’annuncio della Fed di questa sera, sui mercati torna la paura per i Paesi emergenti. Gli interventi delle banche centrali indiana e turca avevano inizialmente contribuito a calmare le acque, ma le tensioni sulle valute sono riemerse. Mentre la lira turca riprende quota, il rublo nel pomeriggio è sceso ai nuovi minimi storici. 

Tornano così le vendite sulle Borse: Wall Street ha aperto in ribasso, aumentando il sentiment negativo sui principali listini europei che, dopo un avvio di seduta positivo, chiudono tutti in calo. Milano cede lo 0,57%, Parigi -0,68%, Francoforte -0,73% e Londra -0,37%. In controtendenza Madrid, +0,21%.  

Lo spread Btp-Bund, dopo aver reagito bene all’asta Bot semestrali di oggi (8 miliardi di euro con rendimento medio allo 0,59% dallo 0,827% di dicembre) scendendo a 204 punti base, è tornato sopra i 220 punti (rendimento al 3,87%). L’euro-dollaro viaggia a 1,3660.

A Piazza Affari pesa soprattutto il crollo di Fiat (-4,11%) in una giornata campale per il gruppo. Il Lingotto ha presentato i conti 2013, che hanno deluso le attese e annunciato che non distribuirà il dividendo. Inoltre, ha svelato il nuovo nome del gruppo risultante dalla conquista di Chrysler: Fca, Fiat Chrysler Automobiles. La sede legale sarà in Olanda, quella fiscale in Uk  e il titolo sarà quotato a New York e a Milano.

Pesa anche il calo di Mediaset (-3,74%). In mattinata il presidente Fedele Confalonieri ha lanciato l’allarme sulla situazione del settore in relazione alla concorrenza online. “Se non si rispetta il copyright saltiamo tutti – ha detto durante un convegno sulla tutela del copyright –. Io rimpiango la pirateria dei guappi napoletani, perché ora abbiamo signori che non pagano nulla, impiegano pochissima gente e ci prendono in giro. Rischiamo di chiudere tutti se non c’è tutela”.

Prese di beneficio su Yoox (-3,05%) dopo il rally di ieri, così come sul lusso di Ferragamo (-2,9%). Corre invece Luxottica (+1,45%) dopo i risultati record diffusi ieri. Saipem guadagna il 3,49% sulle attese di commesse per il gasdotto South Stream. In fondo al Ftse Mib anche Buzzi Unicem -2,86%. 

In evidenza invece Pirelli, che balza del 7,21%. Il Financial Times ha rilanciato l’ipotesi di un interesse del fondo di private equity di Goldman Sachs. L’offerta, con un premio importante rispetto agli attuali valori, secondo il quotidiano, sarebbe stata respinta dal board del gruppo italiano.

Telecom frena e chiude a +0,6% dopo un balzo di otre il 3% grazie alla notizia del rimborso anticipato  dei titoli subordinati ibridi in circolazione per 750 milioni di euro.

Banche contrastate. Arresta le vendite Mps (+0,12%), rimbalzano Bpm (+1,28%) e Mediobanca (+2,05%). Bene Ubi (+2,99%) che  ha lanciato oggi un’emissione di obbligazioni bancarie garantite benchmark a 10 anni a tasso fisso per un miliardo a valere sul programma covered bond del gruppo. In circa due ore sono stati ricevuti ordini da oltre 170 investitori istituzionali, per un totale di oltre 4 miliardi.

Ancora vendite su Banco Popolare (-1,69%) e Banca Carige (-2,42%). Tra i titoli minori nuova corsa per Bastogi, in crescita finale del 19%, che porta l’aumento delle ultime sette sedute all’87%.

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