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Piazza Affari festeggia il Mattarella bis e lo spread scende ma crolla Saipem (-30%)

Molto tonica Piazza Affari al primo test dopo la rielezione di Mattarella e il consolidamento di Draghi a Palazzo Chigi – Amplifon e Poste Italiane regine del giorno, ma crolla Saipem, sospesa per eccesso di ribasso dopo il terzo profit warning e la necessità di ricapitalizzare – Significativo il calo dello spread Btp-Bund

Piazza Affari festeggia il Mattarella bis e lo spread scende ma crolla Saipem (-30%)

Si apprezza Piazza Affari e scende lo spread nella prima seduta dopo l’elezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che rafforza la guida di Mario Draghi al governo. All’insegna del motto “squadra che vince non si cambia”, gli investitori premiano il Ftse Mib (che sale a 26.814 punti) con un incremento dello 0,94% dalla chiusura di venerdì. Un progresso dovuto soprattutto ai titoli finanziari e centrato nonostante il tracollo di Saipem, -30,18%, che stima perdite per oltre un terzo del capitale nel bilancio 2021.

Il clima è misto nel resto d’Europa. Francoforte +1,01%, Parigi +0,48%, Amsterdam +1,47%, Madrid +0,2, Londra -0,03%.

Lisbona guadagna lo 0,48% dopo la vittoria a sorpresa dei socialisti alle elezioni, che hanno conquistato la maggioranza assoluta.

Rimbalzano i titoli tecnologici, anche a seguito dei forti risultati di Apple visti nel weekend. Resta però, e fa male, la spina nel fianco della crisi ucraina, gravida di conseguenze anche sul piano energetico, mentre si attendono gli esiti, in settimana, delle riunioni dei direttivi della Bce e della BoE. Intanto corre l’inflazione in Germania, in misura superiore alle attese e brilla il pil 2021 dell’Italia.

Rialza la testa l’euro, che tratta in progresso sul dollaro oltrepassando nuovamente la soglia di 1,12. Corre il petrolio: il Brent si muove oltre 91 dollari al barile; il Wti è a 87,36 dollari.

Oltreoceano Wall Street è positiva dopo un avvio fiacco e si appresta ad archiviare il peggior mese dal 2020. Corre in particolare il Nasdaq. Netflix si apprezza dell’8% circa grazie a Citi, che ha alzato il suo rating sul titolo poiché, dopo le recenti perdite, il valore non riflette le sue prospettive di crescita. Brilla anche Tesla, su cui Credit Suisse ha alzato il rating in previsione di un rimbalzo, visto il 20% circa di perdite da inizio dell’anno.

Saipem nel panico a Piazza Affari

Fin dalle prime battute la seduta è stata da paura per Saipem, costretta a ritirare la guidance 2021, ammettendo che i conti si sono rivelati peggiori del previsto nel secondo semestre sia sul fronte dei ricavi sia su quello dei margini. La società si prepara quindi a una nuova manovra finanziaria dopo l’aumento di capitale del 2016. A creare un ingorgo negli affari hanno contribuito la pandemia, insieme all’aumento dei costi delle materie prime e ai problemi di logistica. Sulla base della revisione, il bilancio 2021 di Saipem si dovrebbe chiudere con perdite superiori a un terzo del capitale sociale e perciò si chiamano in causa gli azionisti, Eni e Cdp, al fine di verificare anche la loro disponibilità a partecipare a una tempestiva e adeguata manovra finanziaria, che poi sarà un aumento di capitale. Il titolo del cane a sei zampe lascia di conseguenza sul campo l’1,96%. In scia Tenaris -0,97%. Le poche altre blue chip negative sono Leonardo, -1,21%; Stellantis -57%; A2a -0,47%.

Nella parte alta del listino guida la riscossa Amplifon +4,63%, seguono Poste +3,95%, Prysmian +3,7%, Stm +3,14%.

Anche le banche festeggiano la ritrovata stabilità politica e il calo dello spread. A guidare i rialzi nel settore è Banco Bpm +3,08%. Telecom +2,29%, apprezza il quadro in un contesto di scelte importanti da perseguire.

Generali mette a segno un guadagno dei 1,73%, dopo l’addio di Caltagirone al patto di consultazione con De Vecchio e Fondazione Crt.

Scende lo spread, il Bund tende a zero

La seduta è brillante sul secondario italiano, alla luce della conferma di Mattarella al Quirinale e del fatto che Draghi resta a Palazzo Chigi. Per S&P Global la rielezione del presidente dovrebbe sostenere la continuità della politica italiana e favorire un lieve calo del livello del debito. Secondo Reuters il mercato si aspetta che il Tesoro questa settimana lanci un bond sindacato sul segmento lungo approfittando del momento positivo.

Intanto, nella giornata di oggi, il differenziale di rendimento tra decennale italiano e tedesco arretra a 131 punti base (-4,47%).

Il tasso del Btp è stabile a +1,29% (da +1,28%), il Bund però sale più vicino a zero e passa da -0,08% a -0,02%.

Corre l’inflazione in Germania

Ad alimentare le vendite del titolo tedesco contribuisce la maggior propensione al rischio della seduta, ma anche il dato sull’inflazione teutonica. A gennaio, infatti, i prezzi al consumo in Germania sono saliti dello 0,4% su mese e del 4,9% su anno, secondo le stime preliminari. I risultati sono superiori alle attese degli economisti che indicavano, a livello congiunturale, una flessione dello 0,2% e a livello tendenziale un incremento, del 4,3 per cento.

Sempre nella giornata di oggi l’Istat ha confermato la stima di una ripresa record per l’Italia nel 2021: +6,5% il pil, dopo un crollo dell’8,9% nel 2020 a causa della pandemia. Si tratta di un incremento che non si vedeva da quasi 50 anni (+6,6% nel 1976), anche se nel quarto trimestre la crescita è apparsa più fiacca.

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