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Piazza Affari al test delle consultazioni per il nuovo governo mentre la Cina frena le Borse

Ieri Piazza Affari ha beneficiato dell’effetto Napolitano ed è stata la migliore d’Europa anche grazie al calo dello spread che ha messo il turbo alle banche – La frenata della Cina tiene però in ansia i mercati – Annunziata si dimette dal vertice di Bpm – Bazoli ancora alla testa di Intesa – Eni e Telecom ai raggi X degli analisti – Milano parte bene.

Piazza Affari al test delle consultazioni per il nuovo governo mentre la Cina frena le Borse

L’Italia è stata la grande protagonista nella giornata odierna sui mercati. Di rilievo il fatto che l’ accettazione da parte di Giorgio Napolitano della nomina a presidente della Repubblica per un secondo mandato è stata salutata dalla Borsa con un balzo all’insù negli ultimi 20 minuti di contrattazione. 

Lo Spread 10 anni Btp/Bund scende di 13 punti base a quota 282, minimo dal 20 febbraio, ma per effetto della contemporanea forza del Bund tedesco, il rendimento del Btp 10 anni cade al 4,09%, minimo dal novembre 2010. Punto di riferimento importante è lo spread a 350 punti base di fine marzo.

Lo Spread 2 anni Btp/Bund scende a quota 121 per un rendimento del Btp 2 anni al nuovo minimo storico di 1,23%. Il Bot 12 mesi rende lo 0,828%, il minimo storico è a 0,70-80%. Il vantaggio dell’Italia nei confronti della Spagna si allarga a 45 punti base, intorno ai valori pre-elettorali di febbraio.

Piazza Affari non è stata da meno. La Borsa italiana +1,66% è stata di gran lunga la migliore del Vecchio Continente, rallentando solo di poco il passo per i dati macro negativi in arrivo dagli Usa. Il mercato ora tifa perché venga accolto l’invito perentorio di Giorgio Napolitano sui “tempi brevi” per la costituzione del nuovo governo. 

SHANGHAI -2,1%, TIENE WALL STREET

Forte discesa stamane alla Borsa di Shanghai -2,1%, trascinata al ribasso da nuovi segnali di frenata dell’industria: l’indice pmi, che misura le intenzioni di acquisto delle imprese scende a 50,5, ad un passo dal confine tra crescita e stagnazione. In terreno negativo anche Tokyo – 0,20%, anche per il rimbalzo dello yen sul dollaro. 

Seduta a due facce per Wall Street. Partenza condizionata da dati macro negativi, ripresa nel finale favorita dal rally di Microsoft +3,6%. Alla fine: Dow Jones +0,14%, S&P 500 +0,47%, Nasdaq + 0,86%%. Sugli umori degli investitori ha però pesato il profit warning di Caterpillar, la società leader mondiale delle ruspe. La revisione è stata dettata dalla forte discesa degli investimenti delle società minerarie. Inoltre gli ultimi dati sul mercato immobiliare Usa sono negativi. A marzo le vendite di case esistenti sono scese dello 0,6% sul mese precedente, contro attese di +0,4%.

BANCHE RECORD, ANNUNZIATA SI DIMETTE DA BPM 

L’effetto Btp spinge le banche e le assicurazioni. Unicredit sale del 2,7%,Mediobanca +1,9%. Intesa +1.7%. L’assemblea dei soci di Intesa Sanpaolo ha nominato il nuovo consiglio di sorveglianza che sarà composto da 19 membri e vedrà Giovanni Bazoli confermato alla presidenza. Gianfranco Carbonato e Mario Bertolissi sono i due vice presidenti. Il Cds risulta composto dai consiglieri Jean Paul Fitoussi, Rossella Locatelli, Beatrice Ramasco, Giulio Lubatti, Carlo Corradini, Monica Schiraldi, Giuseppe Berta, Franco Dalla Sega, Pietro Garibaldi, Piergiuseppe Dolcini, Jacopo Mazzei, Gianluigi Baccolini, Edoardo Gaffeo, Francesco Bianchi, Rosalba Casiraghi e Marco Mangiagalli.

“Io trovo che quella sulla mia età sia una preoccupazione ragionevole ed è giusto che sia manifestata in questa sede”, ha detto Giovanni Bazoli . “Io stesso mi sono posto con largo anticipo questo tema e, come ben sanno le persone con cui mi ero confidato, ero spinto a un orientamento negativo proprio per considerazioni e prospettive di tranquillità personale anche in ragione del periodo non facile”. “Non esiterei a passare la mano al primo segno di difficoltà che avvertissi nell’espletamento del mio mandato. Di questo mio impegno gli azionisti possono essere certi”, ha aggiunto Bazoli. 

Ubi Banca segna un rialzo del 4,4% all’indomani dell’assemblea che ha eletto il nuovo presidente del Consiglio di Sorveglianza. Salgono anche Banco Popolare +4,4%, Banca Popolare di Milano +2.32%. Filippo Annunziata, presidente del consiglio di sorveglianza della Banca Popolare di Milano, lascia l’istituto. Annunziata, nel registro degli indagati della Procura (falsa testimonianza nell’ambito dell’inchiesta Corallo) ha presentato in serata le proprie dimissioni, a cui potranno seguire quelle di altri consiglieri. E’ un nuovo ostacolo in vita della trasformazione della cooperativa in spa, da approvare nell’assemblea del 23 giugno. Forti i contrasti nel consiglio di sorveglianza: il punto di non ritorno si sarebbe raggiunto lo scorso 4 aprile, in occasione del voto del consiglio di sorveglianza sul bilancio 2012: i voti favorevoli erano stati soltanto 10 su 18, a fronte di otto tra contrari e astenuti. 

Banca Popolare dell’Emilia Romagna +2%. Buon rialzo Generali +5,1% dopo la promozione a “overweight” da “equal weight” di Barclays. Fondiaria guadagna l’1,1%. L’effetto Btp è molto forte per Mediolanum +4%. L’effetto governo è molto forte per Mediaset + 4,8%. Si è ridimensionato il rialzo dei titoli industriali: Fiat +1,7%,Finmeccanica +1.4%, Fiat Industrial +0,7%, frenata dal profit warning di Cterpillar. StM +1,1% nonostante i risultati deludenti di Philips che perde ad Amsterdam il 4,5%. 

Eni sale dello 0,4%. Secondo il consensus Thomson Reuters Ibes con sei analisti, l’utile netto adjusted (senza le componenti straordinarie) dell’Eni nel periodo è atteso a 1,5 miliardi di euro, in calo del 39,5% rispetto ai 2,48 miliardi registrati nel primo trimestre 2012, mentre l’Ebit si attesterebbe a 4,318 miliardi da 6,452 miliardi nel 2012. Il calo è dovuto al deconsolidamento di Snam ma anche al calo della produzione di idrocarburi, in un contesto di ribasso del prezzo del petrolio, e il continuo deterioramento del segmento Gas and Power. 

Snam+1,2% si porta sui massimi degli ultimi 12 mesi. Enel è in rally e guadagna il 2,7%. Nel segmento delle utility corre A2A +4,8%. Atlantia +2,7%. Parmalat avanza dello 0,9% . Giovedì sera il Tribunale di Roma ha stabilito che la società controllata da Lactalis deve restituire al Comune di Roma il 75% della Centrale del Latte di Roma. Telecom Italia, già rettificata per lo stacco del dividendo, sale dell’ 1.6%. La stampa riporta le prime indicazioni del consensus degli analisti sui risultati del primo trimestre che saranno approvati il prossimo 8 maggio. Mediaset sale del 4,8%.

Rcs perde il 3%: per l’aumento di capitale si profila uno sconto fortissimo rispetto ai prezzi attuali. Indesit scende del 3% dopo che Goldman Sachs ha inserito il titolo nella “conviction sell list”, l’elenco dei titoli da vendere senza esitazione.

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