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Petrolio in calo, allarme BoE e tassi in rialzo ma le Borse tengono e lo spread è sotto controllo

Malgrado le tante incognite, i mercati si stanno convincendo che, soprattutto in America, il picco più alto dell’inflazione sia stato raggiunto e che ora i prezzi possano rallentare

Petrolio in calo, allarme BoE e tassi in rialzo ma le Borse tengono e lo spread è sotto controllo

Scegliete voi: recessione o ripresa quasi pari sono. Al termine dell’ennesima settimana calda sul fronte della geopolitica, mentre piovono i missili sulle coste del Mar Giallo e nell’Ucraina, si moltiplicano i segnali di cautela. Sul fronte dei tassi, a partire dall’allarme della Bank of England, con l’aumento più alto degli ultimi 27 anni, al monito della Bce sulla necessità di nuovi rialzi a settembre. Soprattutto, però, colpisce il crollo del petrolio: 94 dollari il Brent, 88 per il Wti, un segnale forte di recessione. Ma anche, replicano gli ottimisti, la conferma che l’inflazione sta rallentando in maniera vistosa. A tutto vantaggio della ripresa del Nasdaq che prosegue nel suo recupero. Né va esagerata la tensione tra Cina e Usa: stanotte, nonostante le manovre dell’esercito popolare a poche miglia dalle spiagge di Taiwan, il colosso dei chip Tsmc (+1,8%) ha recuperato le perdite della vigilia. Insomma, non è facile muoversi in un mercato così sfuggente. Alla ricerca di una bussola, i mercati guardano con tanta attenzione ai dati di oggi sul mercato del lavoro Usa in uscita nel primo pomeriggio.

Sale Tokyo, ma crollano gli utili Toyota

La borsa di Taiwan è la più tonica di stamattina con un +2,2%. Per il momento la Cina si è limitata a una poderosa manifestazione di forza per protestare contro la visita di Nancy Pelosi a Taipei.

L’indice CSI 300 di Shanghai Shenzhen sale dello 0,4%. Hong Kong piatta. In questo indice il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba perde il 2%, dopo aver registrato un fatturato piatto nel trimestre terminato a giugno, ma i risultati sono stati leggermente migliori del previsto.

Salgono anche Seul e Tokyo (+0,4%). In sensibile ribasso (-17,9%) i profitti di Toyota.

Future europei in rialzo, Btp al 2,92% (anche grazie al Pepp). In Europa, il future sull’EuroStoxx 50 guadagna stamane lo 0,3%. L’indice principale di Milano (+0,3% ieri), in avvio di seduta ha toccato ieri i massimi dal 10 giugno.

Mercato obbligazionario in consolidamento, verso la terza settimana di progressi diffusi. Il Btp decennale tratta a 2,92% con lo spread a 212 punti base.

Ha suscitato non poca apprensione, però, il richiamo del Bollettino Economico della Bce ad una “normalizzazione dei tassi nel prossimo futuro”. La buona tenuta della carta italiana durante la campagna elettorale è dipesa finora anche dagli acquisti di Francoforte in base al programma Pepp: 9,76 miliardi a fine luglio.

Cross euro-sterlina piatto a 0,8430. Ieri la valuta del Regno Unito ha perso lo 0,7%, allorché la Banca d’Inghilterra ha avvertito che il Paese va verso la recessione: l’economia inizierà a contrarsi nell’ultimo trimestre del 2022 e sarà in recessione, la più estesa dopo la crisi finanziaria globale, per tutto il 2023.

Sale ancora il Nasdaq, Blackrock in soccorso del Bitcoin

l future sul Nasdaq Composite sale dello 0,2%: ieri sera l’indice ha guadagnato lo 0,4%, chiudendo sui massimi da inizio maggio. Future sull’S&P500 +0,3%.

Tra i titoli più vivaci si segnala Coinbase. La nota piattaforma di trading di criptovalute ha chiuso in rialzo del 10% dopo essere arrivata a guadagnare fino al 44% sulla notizia che la società e BlackRock avvieranno una collaborazione per fornire agli investitori istituzionali accesso alle criptovalute, a partire da Bitcoin.

Il Petrolio rimbalza leggermente, dal -2,5% di ieri che ha portato le rispettive quotazioni sui minimi da febbraio. Su questi livelli chiude la settimana con una perdita intorno al 10%, la peggiore da inizio aprile.

Gas naturale Usa piatto, gas naturale europeo poco sotto i 200 euro per mwh.

Titoli caldi: sale il rating Stellantis, conti record per Intercos

Fitch ha alzato i rating a lungo termine esenior unsecured di Stellantis a BBB da BBB, con outlook stabile.

Unipol ha annunciato stamane un utile netto di 684 milioni nel primo semestre, da 652 milioni di un anno prima.

Bper ha chiuso il primo semestre con un utile netto pari a 1,38 miliardi di euro: i conti incorporano le poste straordinarie legate all’acquisizione di Banca Carige.

Credem ha archiviato il primo semestre con un utile netto in rialzo del 14,2%, a 155,7 milioni di euro.

Pirelli chiude il primo semestre con ricavi e utili in crescita a doppia cifra e rivede al rialzo la guidance sul fatturato dell’intero anno.

Risultati record per Intercos, multinazionale della cosmetica: l’utile netto rettificato ammonta a 20,8 milioni, +54,4%. La posizione finanziaria netta è pari a 125,1 milioni, in miglioramento di 49,3 milioni rispetto al 30 giugno 2021.

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