Condividi

Perchè i fornelli a gas sono così pericolosi? Basterebbe un timer

La distrazione umana è all’origine dei disastri casalinghi più diffusi – L’elettrovalvola può fare molto ma non basta – Un’azienda italiana, Italora, ha messo in vendita il primo piano di cottura con un timer che fissa in anticipo la fine dell’arrivo del gas eliminando ogni rischio anche se si dimentica di spegnere il fuoco.

Perchè i fornelli a gas sono così pericolosi? Basterebbe un timer

Solo un attimo. Un attimo e il gas, esplodendo, può distruggere tutto. Basterebbe spegnere il fuoco sotto il solito pentolino maledetto. Perché gran parte degli incidenti derivano proprio da quel pentolino maledetto, che, dimenticato acceso, si arroventa causando fuoco e fiamme e, rapidamente, l’esplosione disastrosa del gas. Uno si chiede: ma come, i piani a gas non hanno forse tutti, per obbligo europeo, la famosa elettrovalvola che chiude l’arrivo del gas quando la fiamma si spegne accidentalmente? Certo, ma l’elettrovalvola non interviene quando la fiamma resta accesa a lungo, pericolosamente, perché si attiva solo (ma guarda che genialità!) quando fiamma si è spegne accidentalmente. Adesso invece, un’azienda italiana – la Italora – ha prodotto e messo in vendita il primo piano di cottura che potrebbe evitare molti incidenti del pentolino. E’ infatti dotata di un programmatore, cioè un semplice timer, che consente di fissare in anticipo la fine dell’arrivo del gas. Basta cioè decidere quando deve spegnersi il fuoco e ogni rischio viene eliminato anche se si esce dimenticandolo acceso. Un dispositivo che esiste già ma solo per la piastra elettrica. Incredibile. Inspiegabile.

Come mai i fornelli sono così pericolosi?

Perché nessuno ha mai chiesto di provvedere a salvare le tantissime vittime e i costosi disastri del gas. Un dato economico: i disastri derivanti dal gas sono infinitamente più onerosi per  i privati, per la collettività e per le assicurazioni di qualsiasi altro disastro. Un allagamento  di un’intera casa costa 1, un crollo anche parziale 10: l’allagamento viene risolto con opere e materiali di serie, l’esplosione e il crollo richiede opere e materiali molto costosi, su misura, speciali e in più perizie e progetti immensamente più cari. E’ come ricostruire l’edificio.. I più colpevoli del disinteresse per la sicurezza? I consumatori, che sanno tutto, ma proprio tutto degli smartphone e dei tv più avanzati, hi tech, smart, ma della sicurezza se ne fottono allegramente e non vogliono mai investire (avete presente le assemblee dei condominio?). Quando l’elettrovalvola non era obbligatoria (in Europa si, in Italia no) i consumatori scartavano i piani più sicuri perché costavano solo pochi euro in più. Oggi l’elettrovalvola è obbligatoria su tutti i piani solo ed esclusivamente grazie all’Europa.  Il gas è fortemente odoroso anzi puzza, e quando esce si sente. E quando continua a uscire l’elettrovalvola fa, come abbiamo detto, il suo dovere. Ma quando il gas continua a bruciare sotto il pentolino, non interviene, mai. Non blocca cioè l’arrivo del gas prima di quell’attimo in cui il calore –che è la mamma di tutti gli incendi-scatena il gas.

Ma quali bombole, è la distrazione che uccide

Nel 90% dei casi, quando esplodono, deflagrano e crollano edifici anche molto alti e solidi, all’origine c’è il gas. Si anche l’elettricità fa danni ma è niente in confronto a ciò che può provocare il gas. Circa il 50% degli incidenti disastrosi che causano crolli e vittime derivano dal “malfunzionamento” degli apparecchi per la cottura e per il riscaldamento. E spesso la famosa bombola assassina, incolpata con grande leggerezza dai mass media, della deflagrazione, non c’entra proprio e lo si scopre ovviamente a posteriori. Comunque, a scanso di equivoci, occorre sapere che il gas di qualsiasi tipologia–in bombola, bombolone, tubazione– esplode non per proprio conto ma sempre perché c’è una colpa “umana”: difetto noto e trascurato (fuga di gas…), installazione errata e soprattutto distrazione e pentolino.

Dal blog La Casa di Paola.

Commenta