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Pensioni 2017, Inps: né adeguamenti né tagli

L’Inps spiega in una circolare che la perequazione automatica è congelata anche per quest’anno – Allo stesso tempo, un emendamento al decreto Milleproroghe farà slittare ancora il recupero dello 0,1% sulle pensioni del 2015

Pensioni 2017, Inps: né adeguamenti né tagli

Anche nel 2017 le pensioni italiane rimarranno ferme: non sono previsti né incrementi né tagli. Lo conferma l’Inps, spiegando in una circolare che il decreto del ministero dell’Economia non ha previsto alcun “aumento di perequazione automatica da attribuire alle pensioni, in via definitiva, per il 2016”: il trattamento minimo è rimasto perciò di 501,89 euro e i valori provvisori del 2017 sono identici a quelli definitivi del 2016.

La situazione è un po’ più complicata sul versante dei recuperi del 2015, che erano stati bloccati nel 2016 e rinviati al 2017. In teoria, considerando che l’inflazione registrata nel 2015 è stata più bassa di quella prevista, da aprile l’Inps dovrebbe recuperare in quattro rate lo 0,1% sulle pensioni.

Tuttavia, il ministero del Lavoro ha annunciato un emendamento al decreto Milleproroghe per far slittare ancora il recupero. Positiva la reazione dei sindacati: “Apprendiamo con grande soddisfazione la decisione del ministro Poletti”, commenta il segretario generale della Cisl Pensionati, Gigi Bonfanti. “Bene. Ora aspettiamo di vedere l’emendamento al Milleproroghe”, sottolinea il segretario generale dello Spi-Cgil, Ivan Pedretti.

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