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Patrimoniale o prestito forzoso? Berlusconi prepara misure shock e stasera Cdm straordinario

L’obiettivo è presentarsi al G20 di Cannes con qualcosa di concreto in mano: le strade praticabili sono quella del decreto legge e del maxiemendamento alla legge di stabilità – Allo studio molti interventi: patrimoniale, prelievo forzoso, condoni, dismissioni, tagli alle agevolazioni e riforma del lavoro.

Patrimoniale o prestito forzoso? Berlusconi prepara misure shock e stasera Cdm straordinario

Dalla patrimoniale a vari tipi di condono, dalle dismissioni al prelievo forzoso, passando per i tagli alle agevolazioni e un nuovo piano sul lavoro. Si tratta ancora di ipotesi, ma dovrebbero essere queste le “misure shock” su cui sta ragionando Silvio Berlusconi. Nulla di più lontanto dalla filosofia e dalla storia politica del Cavaliere, che per sua stessa ammissione rischia “un’orticaria” solo a sentir parlare di “interventi straordinari”. Arrivati a questo punto, tuttavia, non si può fare altrimenti. Lo chiedono l’Europa, il Quirinale e l’universo di associazioni, banche e imprese italiane. Ma soprattutto lo richiedono i mercati, che ieri hanno fatto schizzare lo spread sul debito italiano al record storico di 455 punti base. “Farò quanto è necessario – ha assicurato il premier ad Angela Merkel – per difendere fino in fondo la credibilità dell’Italia”.

Il vertice d’emergenza convocato per ieri sera si è risolto in un nulla di fatto. L’agenda degli appuntamenti è però ancora fitta: si comincia oggi alle 15 con il Comitato per la Salvaguardia della Stabilità Finanziaria convocato dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Presenti anche il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, il presidente dell’Isvap, Giancarlo Giannini, e il presidente della Consob, Giuseppe Vegas.

L’ora della verità scatterà però solamente in tarda serata, probabilmente intorno alle 20, quando il Consiglio dei ministri si riunirà in via straordinaria per varare una prima parte delle misure da presentare al G20 che si aprirà domani a Cannes. Il Cdm dovrebbe essere preceduto da un ufficio di presidenza del Pdl, previsto per le 18. L’imperativo è non presentarsi davanti ai partner internazionali a mani vuote, ma con almeno qualche provvedimento già approvato. Poco importa che si tratti di un decreto legge o di nuovo emendamento alla legge di Stabilità.

Vediamo quali sono le principali “misure choc” di cui si è parlato nelle ultime ore:

PRELIEVO FORZOSO

E’ probabilmente la misura più severa fra quelle possibili e consiste nel prelevare una quota (ancora da definire) su conti correnti e depositi bancari. Il precedente è noto: già nel 1992, in una fase di crisi profonda per la lira e i conti pubblici italiani, il governo Amato aveva emanato un decreto per il prelievo del 6 per mille sui conti correnti.

IL MAXIEMENDAMENTO ALLA LEGGE DI STABILITA’

Si fa largo l’ipotesi di anticipare le misure promesse all’europa inserendole in un maxiemendamento alla legge di Stabilità, attualmente in discussione al Senato. Un colpo di coda che potrebbe arrivare già stasera, consentendo a Berlusconi di presentari a Cannes con un pacchetto i misure già avviate.

TAGLIO ALLE AGEVOLAZIONI

Possibile il taglio immediato e lineare di 400 agevolazioni fiscali e assistenziali. La misura, che era già compresa nella famigerata clausola di salvaguardia alla delega fiscale e assistenziale, potrebbe far risparmiare allo Stato circa 20 miliardi entro il 2014.

PIANO ICHINO PER IL LAVORO

Sul tavolo anche il piano ideato da Pietro Ichino, senatore del Pd, che propone “un codice del lavoro semplificato, composto di 70 articoli molto chiari, suscettibili di applicarsi a tutta l’ area del lavoro sostanzialmente dipendente”. La filosofia è questa: tutti avrebbero il contratto a tempo indeterminato e “le protezioni essenziali, in particolare contro le discriminazioni, ma nessuno inamovibile”. Per chi perde il posto ci sarebbe “una garanzia robusta di assistenza intensiva”. Ichino è stato sconfessato da parte del suo stesso partito e il suo piano ha già incontrato la netta opposizione della Cgil.

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