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Pasqua, il coronavirus si fa sentire anche a tavola: spesa -27%

La crisi e l’impossibilità di andare in ristoranti e trattorie sta facendo crollare i consumi previsti per il pranzo pasquale: le stime di Coldiretti.

Sarà una Pasqua a metà, quella che aspetta gli italiani. Non solo infatti saremo costretti, per la prima volta dai tempi delle guerre, a passarla in casa, ma in più la crisi economica generata dall’epidemia di coronavirus si farà sentire anche a tavola, con una riduzione della spesa. Secondo una analisi Coldiretti, gli italiani proveranno a cercare consolazione almeno nel cibo, ma comunque meno che in passato, visto che per il pranzo pasquale verranno investiti in tutto il Paese “solo” 1,1 miliardi di euro per prodotti tipici, vino e gli ingredienti delle ricette tradizionali, e cioè il 27% in meno rispetto al 2019.

L’emergenza coronavirus che ha costretto gli italiani a casa ha dunque cambiato solo in parte le abitudini degli italiani, che non vogliono rinunciare ai piaceri del palato anche se si fa pesantemente sentire la chiusura forzata al pubblico di ristoranti, trattorie e agriturismi. In aiuto delle famiglie quest’anno c’è la bella novità dei cuochi contadini, che consegnano direttamente a domicilio i menu tipici della tradizione delle realtà locali, tramandati da generazioni nelle campagne.

L’iniziativa è firmata dagli agriturismi di Campagna Amica Terranostra, che si impegnano a consegnare il pranzo pasquale direttamente nelle case degli italiani lungo tutta la Penisola con la possibilità di offrirlo ai più bisognosi grazie all’iniziativa la spesa sospesa in una situazione in cui si stima siano 3,2 milioni gli italiani che durante le feste non hanno cibo sufficiente.

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