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Paolo Aicardi riconfermato al vertice Andia: un nuovo mandato per affrontare la sfide del settore assicurativo

Con il suo terzo mandato, Aicardi si conferma una figura di riferimento nel panorama assicurativo italiano

Paolo Aicardi riconfermato al vertice Andia: un nuovo mandato per affrontare la sfide del settore assicurativo

Paolo Aicardi è stato riconfermato Presidente di Andia (Associazione nazionale dirigenti imprese assicuratrici) per il triennio 2023-2025. L’Assemblea dell’Associazione, la principale in Italia per numero di associati in servizio e per la sua presenza attiva nel settore assicurativo, ha rinnovato la leadership dell’organizzazione. Dario Scrosoppi è stato confermato Vice Presidente, mentre Pietro Santi sarà ancora Presidente della Commissione Relazioni Industriali.

Una base forte per affrontare le difficoltà

Al termine dell’Assemblea, il Presidente Aicardi, al suo terzo mandato, ha dichiarato: “Negli ultimi anni la nostra società e il nostro Paese, hanno subito continui e importanti cambiamenti. Le crisi geopolitiche, finanziarie e aziendali, le continue evoluzioni dei mercati, la richiesta e la necessità di più welfare, lo smart working, solo per citarne alcuni, sono temi che non possono non trovare attenzione, approfondimento e soluzione al nostro interno e non vederci, per quanto possibile, presenti e propositivi. In una parola: protagonisti. Questa riflessione non può che partire dall’aggiornamento della nostra rappresentanza, dal rinnovamento degli obiettivi e dei programmi, per essere espressione di un settore e non solo di una categoria. In questo quadro, è sempre più necessaria un’unica struttura, centrale e ben organizzata, realmente rappresentativa, capace di intervenire efficacemente e tempestivamente su istituzioni, gruppi e aziende, aperta a tutte le componenti aziendali e professionali del nostro settore”

Una visione strategica

Aicardi ha poi proseguito: “Recentemente abbiamo assistito a una serie di iniziative che hanno legittimato a trattare, operativamente e contrattualmente, con le associazioni di categoria delle imprese di tutti i settori produttivi e con il Governo, non i Sindacati firmatari del Ccnl, ma quelli “maggiormente rappresentativi”. A oggi sono “incardinati” alle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, alcune proposte di legge sulla disciplina della rappresentatività sindacale, i cui contenuti sono molto simili. Tutte convergono sul 5% quale soglia minima per la rappresentatività. Il nostro settore non può più sottrarsi a questa regola.

“Inoltre,” ha concluso Aicardi, “in questi giorni, in occasione della scadenza del Ccnl di categoria, siamo impegnati a predisporre e presentare all’Ania e a tutto il mercato la nostra proposta di rinnovo.”

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