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Padoan: “La flessibilità serve anche a intensificare le riforme”

Il ministro del Tesoro dopo l’Ecofin: “Faremo valere con la Commissione le circostanze eccezionali” – “Che il debito italiano sia sostenibile è una tesi inoppugnabile” – “Rallentare riforme dopo il Qe? No, acceleriamo” – “La sostenibilità del debito greco è interesse di tutti” – “Io al Colle? Un onore, ma ho già molto da fare”.

Padoan: “La flessibilità serve anche a intensificare le riforme”

L’Italia userà i margini di flessibilità sulle regole di bilancio “nel modo più efficiente possibile, per tenere innanzitutto conto del ciclo economico, che è sfavorevole, e poi per intensificare il processo di riforme strutturali e per il ruolo degli investimenti cofinanziati a livello europeo”. Lo ha detto oggi il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, durante la conferenza stampa al termine dell’Ecofin che si è svolto a Bruxelles.

“FAREMO VALERE CON LA COMMISSIONE UE LE CIRCOSTANZE ECCEZIONALI”

“Nel dialogo continuo e molto costruttivo che abbiamo con la Commissione – ha aggiunto – faremo valere le cosiddette circostanze eccezionali”, che permettono di utilizzare le clausole di flessibilità nell’applicazione del Patto di Stabilità, e cioè “la situazione macroeconomica ancora molto deteriorata, la mancanza di crescita nominale e soprattutto il grande sforzo delle riforme strutturali”.

“CHE IL DEBITO ITALIANO SIA SOSTENIBILE E’ INOPPUGNABILE”

In riferimento ad alcune indiscrezioni circolate nelle ultime ore, inoltre, il ministro ha chiarito alcuni dubbi: “Il fatto che ci sia, eventualmente, un rapporto della Commissione europea sul debito pubblico italiano – ha detto – non implica che ci sia una procedura d’infrazione sul debito stesso, ma solo che se ne valutino la sostenibilità, e le condizioni necessarie ad assicurarla. E’ una tesi inoppugnabile che il debito italiano sia assolutamente sostenibile, e dal 2016 il debito comincerà a scendere. E’ la stessa Commissione che, nelle sue analisi, colloca il debito italiano fra i più sostenibili, in particolare grazie alle ripetute riforme delle pensioni”.

“RALLENTARE RIFORME DOPO IL QE? NO, ACCELERIAMO”

Intanto, “il quadro macro economico sta migliorando per ragioni esogene”, con il calo del prezzo del petrolio e dell’euro, e con il quantitative easing della Bce, “che ci allontana dal rischio deflazione”, ma tutto ciò – secondo Padoan, intervenuto ai microfoni di Sky tg 24 – non significa che l’Italia si sentirà autorizzata a rallentare con le riforme, come aveva paventato la settimana scorsa il governatore della Bundesbank, Jens Weidmann. Al contrario, per il numero uno del Tesoro questo è “il momento di accelerare”, colmando “i ritardi accumulati nei confronti degli altri paesi europei. Come dice il premier, stiamo mettendo il turbo”.

“LA SOSTENIBILITA’ DEL DEBITO GRECO E’ INTERESSE DI TUTTI”

Quanto alla Grecia, che dopo la vittoria di Syriza si appresta a ridiscutere i termini dell’accordo con la Troika, con l’obiettivo d’intervenire sul proprio debito pubblico, Padoan ritiene che sia “un sentimento condiviso quello di trovare una soluzione condivisa”, perché “è interesse di tutti che Atene resti in Europa. E’ chiaro che la sostenibilità del debito greco è parte di un piano sostenibile per la Grecia che deve tornare a crescere e a tagliare il debito. Ne parleremo tutti insieme”. 

“IO AL COLLE? UN ONORE, MA HO GIA’ DA FARE…”

Infine, in merito ad alcune indiscrezioni che lo vorrebbero fra i più quotati per la Presidenza per la Repubblica, Padoan si è limitato a una battuta: “Credo sia un grande onore essere considerati per questa carica, ma vorrei ricordare che sono il ministro dell’Economia. E che ho tanto da fare già così”.

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