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Oro sotto 2 mila dollari, petrolio e auto a tutto sprint

Mercati incerti dopo la caduta dell’oro: prese di beneficio o inversione di tendenza? – Decoupling tra Wall Street e le Borse europee: pesa il duello Usa-Cina – Aste di ferragosto per il Tesoro italiano

Oro sotto 2 mila dollari, petrolio e auto a tutto sprint

Inciampa l’oro, che precipita sotto i 2.000 dollari l’oncia, a quota a 1.981. L’inversione di rotta ha coinciso con le dichiarazioni del repubblicano Mitch Mc Connell, che ha smentito l’ipotesi di un accordo al Congresso sul rinnovo del sostegno alle famiglie, il tema al momento più caldo. In gioco ci sono gli aiuti a 30 milioni di disoccupati, ma anche i riflessi sull’inflazione, sotto la lente nel giorno della più pesante asta di T-Bond della storia. Il colpo di freno ha raffreddato Wall Street a un passo dai massimi di febbraio segnati prima del Covid-19 e ha in pratica azzerato l’effetto dell’annuncio di Sputnik V, il vaccino russo che, secondo gli esperti, è stato annunciato dal presidente Putin con fretta eccessiva e sospetta. La sensazione è che l’attenzione dei mercati sia ormai concentrata sul voto americano di novembre.

BIDEN SCEGLIE KAMALA HARRIS, TRUMP PUNTA SULLE TASSE

Joe Biden ha scelto ieri quale sua vice Kamala Harris, figlia di emigrati (un genitore è indiano, l’altro arriva dal Caraibi), moderata ma in prima linea sui diritti civili. In questo clima i mercati, vicini ai massimi, aspettano gli eventi. Donald Trump si accinge a giocare l’arma dei tagli fiscali. E si raffreddano le tensioni con Pechino, che ha rilasciato il magnate dei media Jimmy Lai, tra i principali sostenitori del fronte democratico di Hong Kong.

Contrastati stamane i listini asiatici. Perde colpi Shanghai (-1,6%), in ribasso anche Hong Kong (-0,4%). In lieve progresso Tokyo. Rimbalza Softbank, che dopo una perdita di 9 miliardi di dollari fino a marzo ne ha guadagnati 12 nel secondo trimestre.

Ieri sera a Wall Street l’indice S&P 500 ha invertito la rotta a un passo dal record. Il Nasdaq ha lasciato sul terreno l’1,7%. I futures segnalano però un’apertura in rialzo.

AIRBNB VERSO LA QUOTAZIONE

Da segnalare la notizia che Airbnb ha ultimato le pratiche per la quotazione entro l’anno. Tesla, invece, ha annunciato lo split del titolo per cinque.

Oltre all’oro, in ulteriore calo stamane, crolla l’argento, ieri in ribasso del 15% e oggi sotto di un ulteriore 3%. Il cross dollaro-euro è poco mosso, a 1,173.

Il petrolio Brent rimbalza dello 0,5%, a 44,70 dollari il barile; ieri ha terminato in ribasso dello 0,9%.

Il rendimento dei titoli del Tesoro Usa a 10 anni si è fissato allo 0,636%, dopo aver toccato il massimo da un mese a quota 0,66%.

LO ZEW E LO SPUTNIK MANDANO IN ORBITA L’EUROPA

A dare la carica ai listini europei, già sostenuti dal rally dell’Asia, ci ha pensato in mattinata l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona. Il sondaggio, condotto mensilmente su un campione di oltre 300 esperti del mercato finanziario, ha battuto ogni previsione: il dato relativo all’Europa registra una crescita a 64 punti, massimo dal maggio 2015, ben superiore ai 59,6 punti di luglio. Ancor più impressionante la previsione calcolata relativa alla sola Germania, schizzata da 59,3 a 71,5 punti, livello che non si vedeva dal 2003, mentre gli economisti si aspettavano una contrazione a 55,8 punti. I dati boom sulla fiducia nell’Eurozona hanno dato la carica alla propensione al rischio, poi alimentata dall’arrivo di Sputnik V, il vaccino russo anti-Covid 19, e dall’annuncio di tagli fiscali da parte di Donald Trump.

PIAZZA AFFARI SCHIZZA SU DEL 2,8%

Piazza Affari chiude in progresso del 2,84%, sotto i massimi di giornata ma oltre quota 20.209 punti. Tutte in deciso rialzo le quaranta blue chip del FtseMib, ad esclusione di Amplifon (+0,1%) e Inwit (-0,3%).

La carica del Toro investe anche gli altri mercati: Francoforte +2,04%; a Parigi (+2,41%) va in orbita Thales (+7,06%); Madrid +2,95%. Londra +1,68% nonostante la contrazione di 220.000 posti di lavoro mostrata dai dati sull’occupazione nel Regno Unito nel trimestre.

VOLA L’AUTOMOTIVE, MORGAN STANLEY PROMUOVE FERRARI

In grande recupero l’auto (+3,4% l’indice di settore): Bmw, Peugeot, Volkswagen, Fca e Daimler sono tra le migliori blue chip dell’Eurozona. Oltre alla ripresa della domanda interna, il mercato delle quattro ruote è sostenuto dalle vendite di autoveicoli in Cina: +7,9% anno su anno a luglio, il più forte rialzo dall’inizio della pandemia, secondo i dati della Federation of Individual Car Manufacturers. Il mese scorso sono stati venduti in totale 1,62 milioni di automobili.

Morgan Stanley ha alzato il target price di Ferrari da 180 a 265 dollari, con giudizio Overweight confermato.

SPREAD A 142, IL BOT ANNUALI A 0,195%

Dopo la lettura migliore delle attese dell’indice Zew, i Btp hanno virato in negativo, in sintonia con il clima di maggior propensione al rischio.

Prendono oggi il via le aste di metà mese con il collocamento del Bot annuale. I rendimenti sono visti in calo: in chiusura il Buono con scadenza 13 agosto 2021 scambiava ieri sera ad un rendimento di -0,195% da confrontare con il -0,124% del mese precedente.

Il tasso del decennale di riferimento, in avvio a 0,92%, si è spinto in seduta fino a 0,94%, con lo spread in contrazione a 142 punti base, livello più basso da febbraio.

FERRAGOSTO, IL TESORO NON VA IN FERIE

Il Bot annuale offerto per 7 miliardi precede l’asta di giovedì sui Btp a 3, 7 e 30 anni con importi compresi tra 5,25 e 6,75 miliardi. Un’anomalia non solo italiana rispetto agli anni passati, quando il mercato obbligazionario si fermava per Ferragosto. Ma il calo dei rendimenti obbligazionari italiani, unito alla necessità di fondi per combattere l’impatto della pandemia, sta spingendo il governo a effettuare la prima vendita di obbligazioni in circa dieci anni durante le festività di Ferragosto, periodo in cui di solito l’intero Paese chiude.

GOLDMAN DÀ LA CARICA A FINECO E A BANCA GENERALI

I titoli bancari hanno guidato la pioggia di rialzi di Piazza Affari.

Brillano Banca Generali (+4,3%) e FinecoBank (+6%): quest’ultima ha segnato il nuovo massimo storico. Goldman Sachs ha avviato la copertura con un Buy per entrambi i titoli. Target 30 euro per il primo, target 14,80 euro per il secondo. Sale anche Banca Mediolanum (+2%): per Goldman è Neutral, target 7 euro.

MEDIOBANCA SOTTO IL PRESSIG DI DEL VECCHIO

Ha preso il volo Mediobanca (+5,92%): attorno a Ferragosto, comunque entro il 24, deve arrivare la risposta della Bce alla richiesta di Leonardo Del Vecchio di salire nel capitale fino ad un massimo del 20%. Intanto i partiti si dividono sull’estensione del golden power sulla Banca e a cascata su Generali.

Da notare Banco Bpm (+6,92%): Giuseppe Castagna in un’intervista ha detto che “è evidente che l’aggregazione di Ubi in Intesa Sanpaolo cambia il contesto competitivo per tutte le altre banche italiane, noi compresi”, aggiungendo che “per il momento la nostra priorità è di attraversare bene la fase di crisi post Covid dell’economia italiana, e in questo senso i risultati del primo semestre ci confortano”.

UNICREDIT E INTESA ASSIEME SU FERRARINI

In ascesa anche Unicredit (+4,87%), che, assieme a Intesa Sanpaolo (+2,6%), ha dato il via a una cordata per il salvataggio della Ferrarini, lo storico marchio dei prosciutti di Reggio Emilia in concordato preventivo.

PETROLIO E AUTO A TUTTO SPRINT

In rally i petroliferi. Eni è salita del 3,23%, Saipem del 3,56% e Tenaris del 3,4%.

Avanza anche Cnh Industrial (+3,5%), nonostante Zacks Inv abbia tagliato la raccomandazione da Neutral a Underperform, con target rivisto in rialzo da 5,75 a 6,25 euro.

Fca (+4%) ha chiesto al giudice federale statunitense di respingere la richiesta di General Motor di riaprire il caso sulla presunta corruzione di alcuni esponenti del sindacato Uaw.

ALLIANZ ALL’ATTACCO SU ATLANTIA, BALZO DI FERRAGAMO

Bene Atlantia (+3,7%): i soci di minoranza di Aspi, Allianz in testa, hanno avviato una serie di verifiche e consultazioni: lo statuto di Aspi garantirebbe agli azionisti di minoranza un potere di veto sugli aumenti di capitale della società.

In evidenza nel lusso Salvatore Ferragamo (+7,7%). Corrono anche Brunello Cucinelli (+4,52%) e Tod’s (+5,69%). In evidenza Autogrill (+9,3%) e Technogym (+5,83%). Frena Datalogic (-0,88%): Intesa Sanpaolo ha ridotto la raccomandazione sul titolo da buy ad add, con target che passa da 13,9 a 14,1 euro.

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