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Oro in ascesa e Btp Italia boom, ma Borse incerte

I dubbi sul vaccino anti-Coronavirus e le divisioni in Europa sul Fondo lanciato da Merkel e Macron rendono ancora più volatili le Borse, anche per la fine del divieto delle vendite allo scoperto – E così gli investitori puntano sull’oro e sui bond

Oro in ascesa e Btp Italia boom, ma Borse incerte

Il vaccino ancora non c’è, ma i dirigenti di Moderna, la società biotech che ha annunciato i risultati “eccellenti” dei test sui farmaci allo studio nei suoi laboratori, hanno già fatto fortuna. Secondo Bloomberg, il portafoglio in mano al direttore generale Stephan Bancel vale oggi 2,45 miliardi di dollari, quello di Timothy Springer, professore ad Harvard, 1,38 miliardi. Eppure i risultati devono ancora arrivare. Anzi, la stampa specializzata rileva che, per ora, non sono state fornite nemmeno le informazioni basilari sulla ricerca condotta. La rivista Stat ha messo in evidenza che mancano cifre e dati, mentre c’è “un’abbondanza di affermazioni poco rilevanti per la comunità scientifica”. E Wall Street, dopo l’entusiasmo di ieri, prende le distanze, anche perché Anthony Fauci, il virologo più stimato, tace. Così i titoli di Moderna hanno ceduto ieri il 10,4%, dopo l’annuncio di un robusto aumento di capitale.

Dopo l’entusiasmo, insomma, è suonata l’ora della cautela, giustificata dai nuovi segnali di strappo tra le superpotenze: Donald Trump ha dato l’ultimatum all’Organizzazione Mondiale sulla Sanità perché sposi la linea dura contro Pechino.

Intanto in Europa si è manifestata la scontata opposizione dei Paesi del Nord contro l’accordo sul Recovery Fund raggiunto tra Francia e Germania. Nulla di inatteso: è la conferma che la battaglia vera deve ancora cominciare. In questo quadro, dopo l’euforia, sui mercati è arrivata l’ora dell’incertezza.

LA CINA NON TOCCA I TASSI

Contrastate stamane le piazze asiatiche dopo un improvviso peggioramento di Wall Street nell’ultima ora della seduta di ieri. Sale Tokyo (+1%) dopo dati migliori del previsto sugli ordini di macchinari.

Debole lo Shanghai Composite (-0,5%). La Banca centrale della Cina ha lasciato invariati i tassi di riferimento per questo mese. Il Financial Times, sulla base di report usciti questa settimana, riferisce che l’inquinamento dell’aria, nelle aree industriali del paese, è tornato sui livelli del 2019, dopo essere sceso di quasi il 20% nel periodo di fermo produttivo.

Sidney -0,7%. L’Australia ha deciso di ricorrere al Wto contro i dazi cinesi sull’orzo.

FACEBOOK ENTRA NELL’E-COMMERCE, DUELLO CON AMAZON

Ieri sera, a Wall Street, il Dow Jones ha perso l’1,5%, il Nasdaq lo 0,5%. Stamattina il future dell’indice S&P500 è in rialzo dello 0,5%.

In grande evidenza Facebook (+1,7%) che ha annunciato il lancio dei suoi negozi con l’obiettivo di sfidare l’egemonia di Amazon nell’e-commerce. A rischio anche eBay: gli utenti Facebook potranno aprire, direttamente sulla loro pagina, un negozio nel quale mettere in vendita i loro beni.

MNUCHIN PREVEDE GROSSE PERDITE PER IL BILANCIO USA

Nella sua audizione al Congresso, Jerome Powell ha fornito una panoramica su quel che la Federal Reserve ha messo in campo per tenere a galla il sistema economico degli Stati Uniti, senza fornire anticipazioni su ulteriori misure in arrivo. È andato in Parlamento a riferire anche Steven Mnuchin: il segretario al Tesoro ha detto che il fondo da 500 miliardi di dollari varato per iniettare capitali nelle aziende in difficoltà potrebbe subire delle grosse perdite, un rischio che l’amministrazione Trump ha messo in conto.

Poco mosso il petrolio, a 35 dollari il barile, +0,5%. Continua la marcia dell’oro, a 1.764 dollari l’oncia. I future sulle borse europee si muovono poco sotto la parità.

LO SHORT SI ABBATTE SULLE BORSE DEL SUD EUROPA

“Il motivo per cui oggi i bancari scendono è molto chiaro: hanno riaperto, e purtroppo dico io, la possibilità di shortare”. Così ieri l’ad di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, in diretta Instagram. La considerazione del banchiere di piazza Meda, uno dei titoli preferiti dalla speculazione, vale un po’ per tutto il listino, non solo per il settore del credito. Ieri la libertà di vendere allo scoperto per la prima volta dal 17 marzo si è tradotta in una licenza a vendere che, con l’eccezione di Francoforte, ha colpito in misura variabile le borse del Vecchio Continente.

Milano (-2,11%, a 17.034 punti) si è mangiata quasi tutto il guadagno registrato lunedì.

Male anche gli altri listini del Sud Europa: Atene-1,86%, Madrid -2,51%.

TIENE FRANCOFORTE, SOLDI PUBBLICI PER RENAULT

Altra musica per Francoforte (+0,1%). Limita i danni Londra (-0,78%).

A metà strada Parigi (-0,8%). Renault ha siglato un accordo con le banche per un prestito da 5 miliardi di euro garantito dallo Stato, per aiutare la società ad affrontare l’impatto dell’epidemia di coronavirus. Remy Cointreau cede il 5,0% dopo che Goldman Sachs ha tagliato il rating del titolo a “neutral” da “buy”.

L’EUROPA DEL NORD CONTRO IL PIANO MERKEL-MACRON

Ancora intenso, dopo l’intesa Merkel-Macron, il confronto dentro l’Eurozona. Austria, Danimarca, Svezia e Olanda hanno manifestato scetticismo, al termine dell’Ecofin di ieri, rispetto alla proposta franco-tedesca per un piano da 500 miliardi di aiuti a fondo perduto finanziato da un debito comune. Intanto, i ministri delle finanze dell’Ue cercano l’intesa sui fondi Bei – circa 220 miliardi destinati a piccole e medie imprese – mentre è arrivato il via libera definitivo per Sure, il fondo a sostegno della cassa integrazione dei Paesi Ue durante la crisi

LANE (BCE): CONTINUEREMO A COMPRARE FINCHÉ SERVE

La Banca centrale europea può espandere ed estendere il programma di acquisto di bond in risposta alla pandemia “di quanto è necessario e per il tempo necessario”, ha detto ieri il capo economista Philip Lane.

DOMBROVSKIS (UE): AL VIA UN PIANO DA 1.000 MILIARDI

Non meno esplicito il vicepresidente esecutivo della Ue, Valdis Dombrovskis: “La Commissione europea – ha detto – presenterà la prossima settimana un piano per la ripresa che supererà i 1.000 miliardi di euro con un mix di interventi a fondo perduto e prestiti”. Lo stesso Dombrovskis ha accolto con favore la proposta di Francia e Germania per un recovery fund da 500 miliardi di euro per concedere aiuti a fondo perduto alle regioni e ai settori più colpiti dalla pandemia di Covid-19. “Ma la Commissione – ha aggiunto – sarà più audace”. La proposta della Commissione del 27 maggio, che collega il Fondo di recupero con il prossimo bilancio a lungo termine dell’UE per il 2021-2027, costituirà la base per le discussioni di tutti i governi dell’Ue a giugno.

GIÀ 9 MILIARDI RACCOLTI DA BTP ITALIA

Prende velocità il rally di Btp Italia. Il Tesoro ha infatti raccolto nella giornata di ieri 4,77 miliardi di euro, che, sommati ai 4,02 di lunedì, portano il totale degli ordini dei primi due giorni riservati al retail a 8,79 miliardi di euro.

La precedente emissione, nell’ottobre 2019 con una scadenza a 8 anni, aveva raccolto nei soli due giorni dedicati ai piccoli investitori un totale di 2,99 miliardi, lievitati – assieme alla richiesta degli istituzionali – a un totale di 6,75 miliardi.

Il nuovo titolo, indicizzato all’inflazione italiana, garantisce una cedola minima di 1,40%, oltre il doppio rispetto allo 0,65% del titolo precedente e un premio fedeltà raddoppiato all’8 per mille.

LO SPREAD SCENDE A 212 PUNTI

Il Btp si è rafforzato a 1,64%, -3 punti base. Lo spread è sceso a 212 punti.

SCENDONO I RICAVI, PRECIPITA TIM (-8,5%)

Precipita a Piazza Affari Tim (-8,5%) dopo i conti del primo trimestre, chiuso con un calo annuo del 6,6% dei ricavi a causa del lockdown e dello snellimento del portafoglio prodotti. L’ebitda organico risulta in flessione del 7,5%, peggio delle attese del consensus. La società ritiene di poter preservare gli obiettivi del 2020 su Ebitda e capex così come quelli del 2021-22, incluso un equity free cash flow cumulato al 2022 di 4,5-5 miliardi. Gli analisti di Equita Sim hanno parlato di numeri peggiori delle stime, citando proprio i ricavi domestici, in particolare nel fisso, ma migliori a livello di free cash flow. Il broker ha comunque mantenuto la raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 0,47 euro. Stesso giudizio da parte di Jefferies. Mediobanca Securities che sul titolo mantiene ferma la raccomandazione “outperform”, con un fair value a 0,68 euro.

FCA: I CINQUE STELLE CONTRO IL DIVIDENDO STRAORDINARIO

In forte ribasso Fiat Chrysler (-4,53%). Reuters riporta che il Movimento 5 Stelle è contrario al pagamento del dividendo straordinario da 5,5 miliardi di euro che la società pagherà ai soci, nel quadro della fusione con Peugeot. La settimana scorsa Fca ha detto di essere al lavoro con il governo italiano per ottenere l’80% di garanzie pubbliche su un prestito di 6,3 miliardi a tre anni che consenta all’azienda di superare la crisi scaturita dall’epidemia.

Pesa anche il crollo senza precedenti nel mercato europeo dell’auto ad aprile. Nella sola Unione europea il calo delle immatricolazioni auto è stato del 76,3%: è il peggior risultato da quando il dato viene registrato. Le immatricolazioni si sono dimezzate in tre dei quattro mercati europei principali: in Italia (-50,7%), in Spagna (-48,9%) e in Francia (-48,0%). In Germania la domanda si è contratta del 31% nei primi quattro mesi dell’anno.

INDUSTRIA IN ROSSO. FITCH TAGLIA LEONARDO

Ferrari -2,7%. Tra gli industriali, giù Pirelli (-5,8%). Adveev Roman ha aumentato la quota, detenuta tramite Sova Capital al 6,24% dal 3,41%.

Prysmian perde il 4,88%, Cnh IndutriaI il 4,83%. Leonardo -3,51%. Fitch ha tagliato l’outlook su Leonardo a negativo da stabile, confermando il rating BBB-.

In forte calo anche i petroliferi: Tenaris -9%, Saipem -5,4%, Eni -3%.

VENDITE ALLO SCOPERTO SU BPM, ESPOSTO UBI CONTRO INTESA

In forte calo il settore bancario, che ha pagato la rimozione del divieto di short selling: Banco Bpm -7,31%, Bper -5,57%. In rosso anche Ubi (-3,87%) che ha presentato un esposto in Consob per fare saltare l’Ops lanciata da Intesa (-1,47%), invocando la clausola cosiddetta Mac, simile alla forza maggiore ma non proprio coincidente. Mediobanca -1,84%, Unicredit -1,35%.

Da segnalare anche il tonfo di Mediaset: -10,2%.

IN CONTROTENDENZA EXOR, SALE ENEL

Pochi i titoli in terreno positivo. In netta controtendenza Exor (+2,21%). Avanza anche Enel (+1,22%). Contiene i cali Poste Italiane: -0,78% a 7,4 euro, promossa da Banca Akros da accumulate a buy, con prezzo obiettivo che scende da 12 a 10 euro. Sale anche Anima: +1,13%.

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