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Ordine dei medici: lockdown nazionale. Sei regioni in bilico

Appello dei medici al Governo perché decreti il lockdown in tutta Italia: gli ospedali sono al limite della sopportazione – Oggi si decide l’inasprimento o meno del lockdown parziale per sei Regioni

Ordine dei medici: lockdown nazionale. Sei regioni in bilico

Il governo deve varare un “lockdown totale in tutto il Paese”. La richiesta – alla luce degli ultimi dati, soprattutto quelli sui ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive – arriva da Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, che lancia l’allarme via Facebook. “Se consideriamo i dati di questa settimana come andamento-tipo e li proiettiamo senza prevedere ulteriori incrementi, la situazione fra un mese sarà drammatica e quindi bisogna ricorrere subito ad una chiusura totale – ha detto Anelli all’Ansa – O blocchiamo il virus o sarà lui a bloccarci, perché i segnali ci dicono che il sistema non tiene e anche le regioni ora gialle presto si troveranno nelle stesse condizioni delle aree più colpite. Con la media attuale, in un mese arriveremmo ad ulteriori 10mila decessi”.

Intanto, i tecnici del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di Sanità sono alle prese con gli ultimi dati in arrivo dalle Regioni. Ci sono ancora anomalie: numeri strani, alcuni forse inattendibili, altri sicuramente incompleti. Il risultato è che la riunione della cabina di regia, inizialmente fissata per sabato, è slittata fino a lunedì. La questione è delicata perché da queste valutazioni dipende il destino di almeno sei regioni: Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana Umbria e Campania rischiano di passare dalla zona gialla a quella arancione, se non addirittura alla rossa, come stabilito dall’ultimo Dpcm.

A destare i maggiori sospetti sono i numeri della Campania, troppo incoraggianti per sembrare realistici. Del resto, il governatore Vincenzo De Luca è stato tra i primi a chiudere tutto e a invocare misure più dure a livello nazionale. Ieri anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha parlato di zona rossa.

È quasi certo che la Liguria diventerà arancione, soprattutto a causa del peggioramento della situazione negli ospedali. Domenica, comunque, il governatore Giovanni Toti si è detto “sicuro” che la Regione rimarrà in zona gialla.

In Toscana ormai considerano certo il passaggio alla zona arancione, mentre rischia addirittura il rosso l’Emilia-Romagna, dove l’indice Rt si mantiene oltre l’1,5, facendo scattare lo scenario di rischio numero 4, il più grave. Numeri negativi anche dall’Umbria, ormai quasi sicura del cambiamento di zona. Spera invece di evitarlo il Veneto, dove però l’indice Rt è da scenario 3.

Intanto, in Alto Adige, il governatore Arno Kompatscher ha deciso di far scattare da subito la zona rossa.

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