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Open Fiber punta a ridurre il digital divide in Toscana

Proseguono i lavori di Open Fiber per connettere le aree bianche della Toscana – La fibra ottica ultraveloce è già disponibile per 80mila unità immobiliari in 74 comuni tramite un investimento privato di oltre 173 milioni di euro

Open Fiber punta a ridurre il digital divide in Toscana

Proseguono i lavori di Open Fiber per connettere le principali aree urbane della Toscana. I cittadini potranno navigare a una velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo. Attualmente il servizio è disponibile in 15 città per 270 mila famiglie tramite un investimento privato di oltre 173 milioni di euro.

Nelle zone periferiche e borghi rurali delle Regione, La società guidata da Elisabetta Ripa sta realizzando un’infrastruttura in banda ultralarga, principalmente in modalità FTTH (Fiber To The Home, la fibra che arriva all’interno di case e aziende) che rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestita dall’azienda in concessione per 20 anni.

Il piano di cablaggio coinvolge oltre 450 mila unità immobiliari in FTTH e FWA in 254 Comuni. L’azienda di telecomunicazioni al momento sta lavorando in 76 comuni e a fine anno il servizio sarà disponibile complessivamente in 113 comuni tra FTTH e FWA.

Lo stato dell’arte dei lavori è stata illustrato venerdì 2 aprile 2021 durante una conferenza stampa presso la Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dall’Assessore alla digitalizzazione Stefano Ciuoffo e dal Responsabile network e operations area centro Open Fiber Roberto Tognaccini.

“Una grande autostrada informatica è in corso di costruzione nella nostra regione – ha commentato Stefano Ciuoffo -. Un’infrastruttura che toccherà buona parte dei paesi e delle frazioni. Si tratta di uno sforzo notevole che stiamo portando avanti consapevoli della necessità assoluta di garantire pari opportunità in questo ambito a tutte le aree della Regione. Questa rete sarà fondamentale anche per il rilancio dei piccoli comuni, la cui economia e il cui turismo stanno soffrendo moltissimo per le chiusure imposte dalla pandemia”.

“Il nostro obiettivo è ridurre il digital divide nella Regione e al momento abbiamo cantieri aperti in tutte le province – ha dichiarato Roberto Tognaccini, Responsabile network e operations area centro Open Fiber Smart – Il tipo di tecnologia che portiamo consentirà di azzerare il divario, nell’accesso a servizi ormai indispensabili, tra chi vive nei piccoli borghi e nelle grandi città. Guardiamo a un futuro in cui Smart working, didattica a distanza, streaming in HD, domotica, gaming, PA digitale saranno garantiti a tutti. Come Open Fiber, visto il momento delicato che l’Italia sta attraversando, abbiamo fatto uno sforzo per cablare 415 plessi scolastici in tutta la Regione di cui 82 nelle aree bianche”.

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