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Open Fiber: Bassanini lascia, ticket Marinali-Rossetti

Il manager ed ex ministro lascerà la presidenza in occasione del closing del riassetto che ha visto l’ingresso di Macquarie al 40%. Rossetti Ad al posto di Napolitano.

Open Fiber: Bassanini lascia, ticket Marinali-Rossetti

Cambio della guardia al vertice di Open Fiber. Franco Bassanini, ex ministro, più volte parlamentare, ex presidente di Cdp e dal 2017 presidente di Open Fiber sta per lasciare l’incarico al vertice della società della fibra ottica. Il cambio della guardia non è ancora ufficiale ma sarà con ogni probabilità ufficializzato ai primi di dicembre quando Open Fiber completerà il percorso che ha visto il Fondo australiano Macquarie rilevare il 40% della quota Enel, riservando il 60% alla Cassa Depositi e Prestiti. Cdp e Macquarie avrebbero infatti deciso di affidare l’incarico a Barbara Marinali, la manager che dal 2021 siede nel Cda del leader italiano delle costruzioni Webuild, a sua volta partecipato da Cdp. Marinali è anche è senior advisor dell’amministratore delegato di Snam Marco Alverà, dal settembre 2020.

Il closing dell’operazione tra Cdp ed Enel, dunque segnerà un punto e a capo rispetto alla precedente gestione. La nomina di Marinali va vista anche in una logica di equilibrio di genere visto che l’attuale Ad Francesca Romana Napolitano, arrivata temporaneamente al vertice lo scorso agosto, dovrebbe lasciare il posto a Mario Rossetti, attuale direttore generale e Cfo, pure lui entrato in agosto nel Cda come consigliere. Tutti i cambiamenti sono al momento spinti da rumours ma, come si è detto, l’ufficializzazione è attesa a breve.

D’altronde è stato lo stesso Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cdp, ad aver annunciato l’imminente chiusura dell’operazione che ha portato Macquarie al 40% e la Cassa a salire al 60% del capitale. Con ricadute a cascata su vari fronti. Nei prossimi giorni sarà presentato anche il nuovo piano industriale e le tappe che caratterizzeranno la nuova gestione della società più che mai sotto i riflettori dopo la proposta di Opa di KKR su Tim e tutto l’interesse che si è accentrato sul tema della rete di telecomunicazioni e della possibilità di ampliare il modello wholesale a controllo pubblico che proprio Bassanini aveva tenacemente perseguito per Open Fiber, con il sostegno dell’Unione europea.

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