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One Health e Vicinanza Intergenerazionale: primo simposio sul tema organizzato dalla Fondazione Bruno Visentini

Si è tenuto presso la Luiss di Roma il primo Simposio sulla Vicinanza della salute dell’Osservatorio Salute Benessere e Resilienza della Fondazione Bruno Visentini. L’avvio concreto di un cambio di approccio al tema della One Health

One Health e Vicinanza Intergenerazionale: primo simposio sul tema organizzato dalla Fondazione Bruno Visentini

Si è tenuto ieri il primo simposio sulla Vicinanza della salute intitolato “One Health e Vicinanza intergenerazionale“, organizzato dalla Fondazione Bruno Visentini ed ospitato presso l’università Luiss Guido Carli di Roma.

I lavori sono stati aperti dai saluti del Magnifico Rettore dell’Università, il professor Andrea Prencipe, e dalla Senatrice, Ylenia Zambito, segretario della 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) presso il Senato della Repubblica, a cui si sono aggiunti i saluti del Ministro della salute Orazio Schillaci portati da Paolo Marini, Presidente della Fondazione Bruno Visentini.

Approccio One Health innovativo e fondamentale

“L’approccio della One Health è innovativo e fondamentale. Esso necessita di una adeguata implementazione e, quindi, di un approccio che contempli più prospettive, più attori, più punti di vista, proprio quello che vedo nel lavoro della FBV, e che è anche nel DNA LUISS” ha affermato il professor Prencipe.

Per la senatrice Zambito “le ricerche condotte su un sistema di salute integrato e il volume dei dati raccolti sono approcci utili per i decisori politici. Personalmente, sono qui per testimoniare l’importanza del lavoro svolto dall’Osservatorio Salute, Benessere e Resilienza della Fondazione Visentini. I dati raccolti sono stati trattati con una metodologia che mi convince, e tutti i risultati prodotti in questa e nelle future discussioni saranno molto importanti per il mio lavoro”.

“L’uomo deve essere curato dentro un ecosistema che oramai è divenuto elemento fondamentale e propedeutico ad un miglior contesto familiare. Il tema della salute è un pilastro della democrazia e va considerato nel migliore dei modi: credo che questi momenti di incontro e discussione possano essere terreno per gettare dei semi per facilitare il lavoro del decisore pubblico. Ringrazio l’Istituto Superiore di Sanità, che ci sta assistendo e curando nelle nostre attività, così come tutte le altre realtà che stanno sostenendo il nostro programma di ricerca, come FASDAC e FASI.” ha dichiarato il presidente della Fondazione, Paolo Marini.

Il Simposio avvio concreto di un cambio di approccio sul tema tema

Il simposio è stato caratterizzato dalla relazione del professor Duilio Carusi, coordinatore dell’Osservatorio Salute, Benessere e Resilienza: “Questo simposio è stato l’avvio concreto di un cambio di approccio al tema della One Health. Avere avuto vicini soggetti istituzionali così apparentemente lontani, ma in realtà solidali nella difesa della salute nazionale, ha messo in evidenza l’importanza di un raccordo e di una pianificazione nazionale della salute in grado di coordinare e ricomprendere in una unica strategia One Health un piano nazionale di salute. Gli interventi dei relatori hanno messo in luce come debbano essere considerati attori della salute anche realtà solitamente non identificate secondo questa prospettiva, come la Marina Militare con il suo programma Sea Care condotto insieme all’Istituto Superiore di Sanità, come Confagricoltura che oltre a presidiare temi di sicurezza alimentare conduce iniziative di agricoltura sociale per l’inclusione delle fragilità”, come il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco impegnati nella tutela della salute e della vita umana nei sempre crescenti eventi meteoclimatici avversi, o come Cassa Depositi e Prestiti con una visione sistemica e completa degli interventi infrastrutturali a sostegno della salute del Paese” ha affermato il professor Carusi.

“Una delle cose stimolanti dell’essere qui oggi – conclude il professore – è l’idea di riportare il tutto a un tema di interconnessione uomo-natura. Le testimonianze di oggi dimostrano le tante sfaccettature e sinergie tra gli attori, i linguaggi tecnici e istituzionali che difficilmente si vedono in contesti di questo tipo. Mi auguro che si possa dare una effettiva implementazione al paradigma One Health, per questo motivo invito tutti i presenti a rivederci prossimamente, provando a redigere un documento su questa importantissima tematica”.

All’evento hanno partecipato altri relatori tra cui Andrea Piccioli, Direttore Generale dell’Istituto Superiore di Sanità; Roberto Dattola, Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Italiana; Laura Lega, Prefetto e Capo Dipartimento del Ministero dell’Interno del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile; Sandro Gambuzza, Vicepresidente di Confagricoltura; Simona Camerano, Responsabile Scenari Economici e Strategie Settoriali e Direzione Strategie Settoriali e Impatto di Cassa Depositi e Prestiti; Francesco Marchionni, Consigliere di Presidenza con delega alla salute del Consiglio Nazionale Giovani.

Al termine dei lavori è stato espresso il desiderio di sostenere una piena implementazione del concetto di One Health sul territorio nazionale decidendo di ritrovarsi nuovamente per verificare i progressi attraverso un manifesto programmatico.

Cos’è l’approccio One Health

L’approccio One Health è una visione sanitaria olistica che riconosce l’importanza della salute globale, integrando discipline diverse e collaborazioni interdisciplinari. È ufficialmente riconosciuto come una strategia rilevante nel campo della salute, promossa dal Ministero della Salute italiano, dalla Commissione Europea e da organizzazioni internazionali.

La One Health si concentra sulla relazione intrinseca tra la salute umana, la salute animale e l’ambiente in cui viviamo. Riconosce che la salute di una popolazione è strettamente legata alla salute degli animali e all’ecosistema circostante.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha avviato diverse collaborazioni multidisciplinari e azioni congiunte per promuovere l’approccio One Health. L’obiettivo è affrontare le sfide attuali e future attraverso la ricerca, il networking, l’integrazione e la formazione, coinvolgendo tutti i settori interessati, compreso l’ambiente e i settori socioeconomici.

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