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Ocse, persi 20 milioni di posti di lavoro nei Paesi del G20. A breve prospettive negative

La flessione, registrata a partire dalla crisi economica del 2008, riguarda i Paesi del G20 nel loro insieme – Se il ritmo di crescita dell’occupazione resterà basso come ai livelli attuali, sarà impossibile recuperare a breve il gap accumulato – Si è appena aperto a Parigi il G20 dei ministri del Lavoro

La crisi ha bruciato piu’ di 20 milioni di posti di lavoro nei Paesi del G20. Se verrà confermato il ritmo di bassa crescita dell’occupazione, come già avviene in tanti casi, sara’ ”impossibile” nel breve periodo recuperare il gap accumulato.

A specificarlo sono l’Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro) e l’Ocse (l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) nell’outlook sul mercato occupazionale presentato al G20 dei ministri del Lavoro, aperto a Parigi. “Dobbiamo agire subito per invertire il rallentamento nella crescita occupazionale e compensare la perdita di posti di lavoro”, ha detto in un comunicato il direttore generale dell’Oil Juan Somavia.

Il numero di persone occupate nel G20 è salito dell’1% dal 2010, ma per tornare ai livelli di occupazione pre-crisi entro il 2015 il tasso annuale di crescita deve essere dell’1,3%. Quattro paesi (Italia, Francia, Sud Africa e Usa) hanno fatto registrare una crescita inferiore all’1%, mentre altri due (Giappone e Spagna) hanno sofferto un calo dell’occupazione totale nell’ultimo anno.

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