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Occupazione, Unioncamere: “Sono 65 mila gli introvabili”

Secondo un’analisi di Unioncamere sono 65mila le figure professionali “introvabili”, cioè quei posti di lavoro che rimangono vacanti per mancanza di candidati adatti – Un paradosso in un momento di grave crisi occupazionale – Gagliardi: “Cambiare il mondo della formazione”.

Occupazione, Unioncamere: “Sono 65 mila gli introvabili”

Strano, ma vero: in piena crisi occupazionale esistono comunque dei casi di gravi difficoltà del sistema produttivo nel reperire alcune figure professionali cosiddette “introvabili”. Ad affermarlo è un approfondimento dell’analisi annuale del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, presentata a Verona in occasione di Job&Orienta.

La “palma” dei più introvabili spetta ai progettisti informatici in Lombardia (9 su 10 sono difficili da reperire), ai termoidraulici nel Lazio e ai camerieri non stagionali in Trentino Alto Adige. E anche se la quota degli “introvabili” si è abbassata rispetto allo scorso anno, attestandosi a quota 65 mila unità (ovvero il 16,1% delle assunzioni non stagionali previste dalle imprese), resiste questo paradosso: in un momento i cui la disoccupazione assume la portata di un’emergenza per il Paese alcuni posti di lavoro rimangono vacanti perchè non si trovano candidati adatti.

Secondo il segretario generale di Unioncamere Claudio Gagliardi si tratta di “un paradosso che rende sempre più urgente intervenire con un cambio di passo del mondo della formazione: serve uno sforzo straordinario per offrire a tutti i giovani la possibilità di conoscere dal di dentro il mondo dell’impresa e, nello stesso tempo, far apprezzare alle imprese il proprio talento. E’ necessario in definitiva organizzare anche in Italia in maniera sistematica percorsi di apprendimento in azienda completamente integrati”.

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