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Nexi: sui conti 2023 pesa la maxi svalutazione, ma lancia buyback per 500 milioni. Il titolo scivola in Borsa

In apertura il titolo ha debuttato da protagonista sul Ftse Mib, ma a metà mattina ha virato verso il basso, registrando un calo dI oltre il 3%

Nexi: sui conti 2023 pesa la maxi svalutazione, ma lancia buyback per 500 milioni. Il titolo scivola in Borsa

Nexi ha affrontato sfide significative nel 2023, con una maxi svalutazione che ha pesato sui suoi conti. La decisione di ridurre il valore contabile dell’avviamento e delle attività immateriali ha portato a una perdita di quasi 1 miliardo di euro, una cifra significativa. Questa svalutazione è stata principalmente influenzata dalle condizioni di mercato e dall’andamento delle azioni in Borsa, che hanno registrato un calo del 64% rispetto ai massimi di luglio 2021.

Inversione di marcia a Piazza Affari. In apertura il titolo ha debuttato da protagonista, ma a metà mattina ha virato verso il basso, registrando un calo di oltre il 3% intorno alle 11:30.

I conti di Nexi 2023

Nonostante queste sfide, i risultati del gruppo dei pagamenti rimangono solidi, con i ricavi che sono saliti del 7% a quasi 3,4 miliardi di euro nel 2023. Questo risultato è stato trainato dalle divisioni Merchant Solutions e Issuing Solutions: la prima, rappresentando il 56% dei ricavi complessivi, ha raggiunto 1,888 miliardi di euro (+7,7%), mentre la seconda (32% dei ricavi totali) ha generato 1,090 miliardi di euro (+7,6%). Inoltre, il margine operativo lordo ha registrato un aumento del 10%, raggiungendo quasi 1,8 miliardi di euro, con un solido margine del 52%.

In forte aumento, inoltre, la generazione di cassa pari a 601,1 milioni (501 milioni netti, in linea con le attese del mercato), mentre la posizione finanziaria netta gestionale è scesa a 5,262 miliardi con un rapporto tra posizione finanziaria netta e ebitda a 3 volte (-0,3 volte rispetto al 2022). 

Tuttavia, il gruppo ha dovuto affrontare un aumento degli interessi pagati per onorare il debito, che supera i 5 miliardi di euro. A causa del rialzo dei tassi da parte della Bce, Nexi ha speso 245 milioni di euro in interessi nel 2023, un aumento del 14% rispetto all’anno precedente.

Senza considerare la svalutazione da 1,3 miliardi di euro, Nexi avrebbe chiuso l’anno con un utile di oltre 700 milioni di euro, generando una cassa di 600 milioni di euro.

Nexi abbassa la guidance 2024

Guardando avanti, il ceo Paolo Bertoluzzo ha delineato le nuove strategie per il futuro. Per il 2024, Nexi si impegna a una crescita annua dei ricavi intorno al 5%, supportata da nuovi motori come l’e-commerce e le recenti acquisizioni in Germania e Spagna. Inoltre, l’azienda prevede di aumentare significativamente la generazione di cassa: oltre i 700 milioni di euro e circa 1 miliardo di euro entro il 2026.

Un punto chiave chiave sarà il buyback proposto dal consiglio di amministrazione, che prevede di riacquistare azioni per un totale di 500 milioni di euro. Questa iniziativa, se approvata dall’assemblea, potrebbe portare Nexi a riacquistare circa il 13% delle azioni flottanti, dimostrando un impegno a restituire valore agli azionisti e a mantenere una posizione finanziaria solida per il futuro. Nexi ha sottolineato che questo buyback non si tratta di un’operazione isolata, ma l’inizio di una distribuzione continua di capitale agli azionisti.

Focus sulla crescita organica e possibili opportunità

Nel panorama attuale, Nexi non ha individuato grandi opportunità di fusione e acquisizione (M&A) di rilievo, ma piuttosto si concentrerà su target minori che possano generare valore per gli azionisti. “Vediamo una serie di cose piccole, principalmente book di banche, che possiamo decidere se realizzare o meno ma dipende dalla creazione di valore per i nostri azionisti rispetto a un uso alternativo del capitale. Il focus resta sulla crescita organica e sull’implementazione delle nostre iniziative”, come il Digital Banking Solutions. Lo ha riferito il ceo durante la call con gli analisti.

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