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New York fa causa a TikTok, Facebook e YouTube: danneggiano la salute mentale di bambini e ragazzi

Secondo le accuse, Meta, Snap, ByteDance e Google hanno consapevolmente costruito e commercializzato le loro piattaforme social per “attrarre, catturare e creare dipendenza nei giovani”

New York fa causa a TikTok, Facebook e YouTube: danneggiano la salute mentale di bambini e ragazzi

La città di New York si scaglia contro i maggiori social media mondiali e fa causa a TikTok, Facebook e YouTube per danni alla salute mentale di bambini e ragazzi. Il sindaco della Grande Mela, Eric Adams, lo aveva preannunciato qualche settimana fa, quando aveva definito le piattaforme social un “pericolo per la salute pubblica” e una “tossina ambientale”. Adesso dalle parole è passato ai fatti.

New York fa causa a TikTok, Facebook e YouTube

La causa è stata intentata presso il tribunale della California, dove le aziende hanno sede. Secondo le accuse, Meta (casa madre di Facebook), Snap, ByteDance (che possiede TikTok) e Google (controllante di YouTube) hanno consapevolmente costruito e commercializzato le loro piattaforme per “attrarre, catturare e creare dipendenza nei giovani”. 

L’iniziativa non è la prima di questo genere, ma anzi richiama il procedimento intentato nel 2022 proprio nello Stato della California. 

Qualche settimana fa, il sindaco di New York aveva anticipato le sue intenzioni, raccontando che la città spende 100 milioni di dollari l’anno per finanziare programmi di trattamento della salute mentale dei giovani. “Molti siti di social media finiscono per mettere in pericolo la salute mentale dei bambini, promuovono la dipendenza e incoraggiano comportamenti malsani”, ha affermato. “Negli ultimi dieci anni abbiamo visto quanto il mondo online possa esporre i nostri figli a un flusso continuo di contenuti dannosi e alimentare la crisi nazionale della salute mentale dei giovani”, ha spiegato ancora il primo cittadino in una nota.

Oltre alla città di New York, tra i querelanti ci sono anche il distretto scolastico e le istituzioni sanitarie, secondo le quali le società proprietarie hanno “consapevolmente progettato, sviluppato, prodotto, gestito, promosso, distribuito e commercializzato le loro piattaforme per attrarre e creare dipendenza, con una supervisione minima da parte dei genitori”.

TikTok, YouTube e Facebook alimentano una crisi di salute mentale

A fine gennaio, il sindaco di New York aveva fatto riferimento anche un documento preparato dal commissario per la sanità, il dottor Ashwin Vasan. “Aziende come TikTok, YouTube e Facebook stanno alimentando una crisi di salute mentale progettando le loro piattaforme con funzionalità pericolose e avvincenti”, ha aggiunto Adams.

“Non possiamo restare a guardare e lasciare che le Big Tech monetizzino la privacy dei nostri figli e mettano a repentaglio la loro salute mentale”, ha affermato ancora Eric Adams in un discorso pronunciato all’Hostos Center for the Arts & Culture dell’Hostos Community College nel Bronx. “Siamo la prima grande città americana a compiere questo passo e a denunciare il pericolo dei social media. Proprio come con il tabacco e le armi, stiamo trattando i social come altri rischi per la salute pubblica e assicurandoci che le aziende tecnologiche prendano sul serio la responsabilità per i loro prodotti”.

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