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Netanyahu: “Non è possibile riavere tutti gli ostaggi”. Fonti Usa: “La guerra finirà a gennaio”

Il premier ha avuto un incontro “molto teso” con le famiglie degli ostaggi. Intanto la Cnn riporta che l’operazione militare israeliana nella parte meridionale della Striscia di Gaza potrebbe durare per diverse settimane, possibilmente fino a gennaio

Netanyahu: “Non è possibile riavere tutti gli ostaggi”. Fonti Usa: “La guerra finirà a gennaio”

E’ stato un incontro “molto teso” quello tra il premier Benjamin Netanyahu e i familiari degli ostaggi tenuti prigionieri da Hamas dallo scorso 7 ottobre. “Non è possibile riportarli tutti indietro” ha detto il premier. “Può qualcuno immaginare che se ci fosse una possibilità qualcuno la rifiuterebbe?”, ha chiesto alle famiglie che hanno reagito con tensione e rabbia dicendo che la liberazione dovrebbe essere più importante della guerra con Hamas. E sono insorti: “E’ una vergogna!”. Netanyahu si è limitato a leggere il suo discorso senza rispondere alle loro domande.

Israele revoca il visto alla coordinatrice umanitaria dell’ONU, Lynn Hastings

Intanto Israele ha sbarrato la strada a una rappresentante dell’Onu per non aver condannato l’operato di Hamas. “Ho deciso di revocare il visto di soggiorno in Israele alla coordinatrice ‘umanitaria’ dell’Onu Lynn Hastings” ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen. “Qualcuno che non ha condannato Hamas per il brutale massacro di 1.200 israeliani, per il rapimento di bambini e anziani e per gli orribili atti di abusi e stupri, e per aver usato gli abitanti di Gaza come scudi umani, ma condanna invece Israele, un paese democratico paese che protegge i suoi cittadini, non può prestare servizio nelle Nazioni Unite e non può entrare in Israele”, sottolinea Cohen aggiungendo che “non rimarremo più in silenzio di fronte ai pregiudizi dell’Onu”.

Fonti Usa alla CNN: “Attacchi israeliani fino a gennaio, preoccupazione per i civili”

L’attuale fase dell’operazione militare israeliana nella parte meridionale della Striscia di Gaza potrebbe durare per diverse settimane, possibilmente fino a gennaio. In seguito, Israele passerebbe ad una strategia a minore intensità, più localizzata, per colpire i leader e i militanti di Hamas. E’ quanto riferiscono diverse fonti dell’Amministrazione Usa citate dalla Cnn. La Casa Bianca, riferiscono le fonti, rimane profondamente preoccupata della sorte dei civili e in una serie di conversazioni “dure” e “dirette” ha sottolineato alla leadership israeliana che non è possibile ripetere le stesse tattiche militari adottate nella devastante offensiva nel nord della Striscia.

Joe Biden: “Tornare alla soluzione dei due Stati”

Joe Biden ha ribadito che dopo la conclusione della guerra a Gaza bisognerà tornare a perseguire la soluzione dei due Stati. “Ho lavorato con diverse persone dentro e fuori il governo per immaginare il dopo Gaza”, ha detto il presidente Usa durante un evento per la raccolta di fondi elettorali in Massachussetts. “E credo che l’unica soluzione disponibile sia la soluzione dei due Stati”.

Gli Stati Uniti annunciano sanzioni contro coloni ebrei estremisti in Cisgiordania

Gli Stati Uniti intanto hanno annunciato l’imposizione di sanzioni contro i coloni ebrei accusati di attacchi ai palestinesi, nel tentativo di frenare la violenza nella Cisgiordania occupata. “Oggi il Dipartimento di Stato sta attuando una nuova politica di restrizione dei visti nei confronti di individui sospettati di minare la pace, la sicurezza o la stabilità in Cisgiordania, anche commettendo atti di violenza” contro i palestinesi, ha dichiarato il Segretario di Stato Antony Blinken in un comunicato, definendo la violenza “inaccettabile”.

Non è stato specificato quante persone saranno colpite da queste restrizioni sui visti, che si applicheranno anche ai parenti delle persone prese di mira. Già giovedì scorso, in Israele, il capo della diplomazia statunitense aveva avvertito il primo ministro Benjamin Netanyahu della sua intenzione di imporre tali restrizioni sui visti dei coloni, secondo quanto riferito da un alto funzionario statunitense. Ha esortato Israele a consegnare alla giustizia i coloni estremisti accusati di violenze contro i palestinesi in Cisgiordania. Gli Stati Uniti hanno condannato la violenza dei coloni ebrei contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata e hanno esortato le autorità israeliane a fermarla. “Continuiamo a impegnarci con i leader israeliani per convincerli che Israele deve adottare ulteriori misure per proteggere i civili palestinesi dagli attacchi degli estremisti”, ha aggiunto Antony Blinken nella dichiarazione. Ha inoltre sottolineato che spetta all’Autorità Palestinese fare “di più per prevenire gli attacchi palestinesi contro gli israeliani”. “Sia Israele che l’Autorità Palestinese hanno la responsabilità di mantenere la stabilità in Cisgiordania”, ha concluso

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