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Natale: usiamo luci a basso consumo. L’appello dei medici ambientali per risparmiare energia

L’appello della società dei medici ambientali per contenere la spesa e non far aumentare la CO2. Usare lampade a basso consumo

Natale: usiamo luci a basso consumo. L’appello dei medici ambientali per risparmiare energia

Il piacere di un Natale con luci in casa e luminarie per strada, costa. La sezione italiana della Società di Medicina Ambientale ha studiato il fenomeno delle catene luminose nel periodo che va dall’8 dicembre all’Epifania. Ha calcolato che l’insieme degli addobbi pubblici e privati possono produrre fino a 20mila tonnellate di CO2. La notizia fa discutere perché a un Natale privo di lucine- in Paesi in pace- non ci pensa quasi nessuno. Anzi le luci oltre al sentimento religioso, alla stella che illumina la nascita di Gesù a Betlemme, indicano una speranza e un serenità tra le persone. Dopo gli anni della pandemia ovunque si vuole tornare alla normalità. Soltanto che il 2022 ci ha messo di fronte alla realtà della crisi energetica, per cui bisogna consumare di meno. Molti sindaci hanno rinunciato agli addobbi, altri hanno invece mantenuto la tradizione che fa da richiamo per il turismo e le attività commerciali.

Il Natale con le luci a basso consumo

Ma Natale è la festa è la più suggestiva dell’anno. Le illuminazioni rimangono accese per diverse ore al giorno, cosa che determina un incremento dei consumi di energia, di circa il 30% in più rispetto al resto dell’anno. L’ organizzazione per la salute e l’ambiente calcola 1.600 Megawatt in più ogni giorno, che fino all’Epifania fanno 46.400 Megawatt. C’è dunque più CO2 nell’atmosfera che pesa sulla salute degli italiani. “Il Natale e le nostre abitudini durante le feste- spiegano i medici- impattano in modo importante sull’ambiente, in termini di maggiore inquinamento, ma anche sulla bolletta”. Come conciliare, a questo punto, il rito della festa con il risparmio ? Usando luci al Led. Sono lampade di ultima generazione, di largo consumo, che non usano i vecchi filamenti ma tecnologie come i semiconduttori. Vengono acquistate sul mercato e generano anche risparmio. Ecco cosa dice Alessandro Miani, Presidente di Sima Italia :” Un filo di luci di vecchia generazione tenuto acceso diverse ore al giorno incide fino a 15 euro a famiglia sulla bolletta di dicembre. Se in casa se ne utilizzano 3 tra interni e balconi, l’aggravio di spesa può raggiungere i 50 euro. Costi e impatto ambientale si abbattono sensibilmente se si ricorre alle luci al Led, la cui incidenza sulle bollette è di pochi centesimi di euro al giorno.”

Illuminare le festività costa 30 milioni di euro

Secondo altre stime (Selectra ) il Natale illuminato italiano costerà complessivamente 30 milioni di euro. D’altra parte le associazioni di consumatori hanno protestato per gli aumenti medi del 25% di catene luminose, anche fili al Led e altre forme di illuminazione. Negli anni della pandemia gli affari non erano andati bene e la rete commerciale con l’import da Cina, prevalentemente, ne aveva risentito. Quest’anno i commercianti stanno vendendo di tutto, anche se molti consumatori per non subire gli aumenti hanno usato ciò che già avevano/ Quindi non lampade di ultima generazione. Nonostante gli aumenti o il riutilizzo di vecchie serie luminose, sia chiaro che non c’è nessuna crociata contro luci ed addobbi natalizi. L’attenzione per lo stato generale di povertà energetica e del caro bollette ha prodotto sostanzialmente inviti a contenere i consumi. Si possono, per esempio, acquistare dei timer regolatori delle accensioni o nel caso delle città, spegnere le luminarie ad un’ora programmata della notte. Soltanto consigli date le circostanze.Natale lo vivremo lo stesso.

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