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Naspi in arrivo per 60mila lavoratori

Dall’anno prossimo andranno in archivio l’indennità di mobilità e la cassa integrazione in deroga – I lavoratori che perderanno il posto a causa di un licenziamento collettivo riceveranno la Naspi – In arrivo anche, in fase sperimentale, il buono di ricollocazione.

Naspi in arrivo per 60mila lavoratori

La riforma degli ammortizzatori sociali prevista dal Jobs Act va avanti. A fine 2016 scompariranno l’indennità di mobilità, finora riconosciuta ai lavoratori che perdono il posto a causa di un licenziamento collettivo, e la cassa integrazione in deroga, che per quasi un decennio ha tutelato gli esclusi dalla cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) e straordinaria (Cigs).

Dal 2017 la prima sarà sostituita dalla Naspi, un’indennità mensile che non può superare un tetto massimo (quest’anno fissato a 1.300 euro), rivalutato annualmente, con durata massima di 24 mesi. La platea dei potenziali interessati è di circa 60mila persone. In ogni caso, i 160mila lavoratori che hanno beneficiato della mobilità quest’anno proseguiranno fino al termine del periodo autorizzato. Naspi e mobilità sono molto diversa fra loro per calcolo, durata e area di residenza e a seconda dei casi, passando dall’una all’altra, si può perdere o guadagnare.

Quanto alla Cig in deroga, in realtà, Regioni e Province autonome possono disporre delle risorse disponibili fino a esaurimento, con provvedimenti che vadano anche oltre il 31 dicembre 2016. Per i trattamenti che iniziano entro quest’anno, le regioni possono decretare anche dopo tale data e, comunque, non oltre fine 2017.

Sul fronte delle politiche attive, invece, nel 2017 dovrebbe andare a regime il buono di ricollocazione, un assegno tra i mille e i 5mila euro spendibile in servizi per ritrovare un impiego. Nella fase sperimentale sarà destinato (per estrazione) a non più di 10-20mila disoccupati.

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