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Napoli, via al restauro per Castel dell’Ovo. Un progetto conservativo e sostenibile

Grazie ad un accordo tra Ministero della Cultura e Comune si spendono 8 milioni di euro per riprendere la struttura

Napoli, via al restauro per Castel dell’Ovo. Un progetto conservativo e sostenibile

E’ celebrato come uno dei simboli di Napoli. La prospettiva allungata verso il Vesuvio con le acque del Golfo che lo bagnano fanno di Castel dell’Ovo un’icona della città. Il circostante Borgo Marinari , luogo di ritrovo e di svaghi serali, da anni reclama restauri e valorizzazione. L’impegno del nuovo Sindaco Gaetano Manfredi di ridare smalto ambientale alla città tarda ad emergere, forse perché si è dovuto rimettere mano prima alle casse comunali ed alla riorganizzazione degli uffici. Ma da quando il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha annunciato un accordo di valorizzazione col Comune per tutta l’area del Borgo Marinari, tra i napoletani è scattato una sorta di conto alla rovescia. Voglio vedere rinascere tutto l’antico sito di Megaride. Aspettano un restauro conservativo altamente sostenibile e di maggiore fruizione. Come è giusto che sia nel contesto di un lungomare apprezzato in tutto il mondo. “L’antica fortezza- ha detto l’On.Rina De Lorenzo interrogando il Ministro- registra il deperimento delle facciate, copiose infiltrazioni d’acqua piovana delle sale che accolgono esposizioni temporanee”. Da tempo i tecnici hanno segnalato degrado della splendida facciata in tufo, delle porte lignee dei materiali lapidei e del camminamento sovrastante il castello.

8 milioni di euro da spendere

anche agli eventi di “Castel dell’Ovo con il Borgo Marinari è un luogo spettacolare, uno dei più belli d’Italia, che va insieme valorizzato e difeso perché bisogna evitare che i grandi flussi turistici tolgano l’autenticità del luogo” ha detto Franceschini. Nei fatti per il restauro, la riqualificazione e la valorizzazione ci sono 8 milioni di euro. Soldi da prendere – a valere sul piano sviluppo e coesione della città- collegati ad un accordo tra Ministero della Cultura e Comune di Napoli. Come si diceva, si faranno lavori di conservazione e di risoluzione di problemi strutturali urgenti. Le migliaia di visitatori che frequentano Castello e Borgo lamentano peraltro anche carenza di interventi igienico-sanitari. Bisognerà farsene carico. Tuttavia il Castello continua ad ospitare mostra e meeting internazionali e la gara per la progettazione esecutiva è stata avviata. “ Un disegno particolare – ha chiarito Il Ministro – è previsto per il Borgo Marinari.Come molti altri luoghi italiani, credo vada valorizzato e difeso insieme perché bisogna evitare che grandi flussi turistici ne tolgano la autenticità e la verità del luogo, come accade, molto spesso, quando i flussi aumentano”. Da questo punto di vista non dovrebbero esserci particolari problemi . Napoli è ritornata ad attrarre turisti e la stagione estiva si annuncia ricca di eventi collegata, invero, anche agli eventi di Procida Capitale della Cultura. La lunga storia di Castel dell’Ovo – dall’antica legenda di un uovo custodito nelle fondamenta- con Aragonesi, Angioini, Spagnoli che lo usarono come avamposto per reprimere la rivolta di Masaniello, fino all’uso di carcere per i rivoluzionari, è sempre rimasta nell’animo dei napoletani. Rinvigorita da centina di opere d’arte di ogni epoca che riproducono il sito tufaceo al centro del Golfo.

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