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Mutui: tassi ancora ai minimi, ma nel 2017 saliranno

I tassi sui mutui sono ancora molto bassi, ma Intesa ha già alzato il costo dei suoi finanziamenti ed è probabile che altre banche faranno altrettanto entro fine anno – Anedda (MutuiOnline): “La variazione complessiva nell’anno non dovrebbe andare oltre i pochi decimi di punto” – Ecco come potrebbero cambiare le rate

I tassi d’interesse sui mutui per la casa sono ancora molto bassi, ma attenzione: qualcosa sta cambiando. Dal primo gennaio Intesa San Paolo, la maggiore banca italiana, ha alzato il costo del finanziamento di 55 punti base, che tradotto significa circa 30-40 euro in più sulla rata da pagare ogni mese. Il tasso fisso dell’istituto sale così all’1,10–2,10%, a seconda delle durate, mentre quello variabile aumenta allo 0,70–1,40%. 

“Nell’immediato non è detto che altre banche seguano questo esempio – spiega a FIRSTonline Roberto Anedda, direttore marketing del gruppo MutuiOnline – ma entro la fine del 2017 probabilmente arriverà un lieve aumento del costo del denaro che indurrà altri istituti a ritoccare i tassi verso l’alto, anche se non necessariamente dello stesso importo di Intesa. La variazione complessiva nell’anno non dovrebbe andare oltre i pochi decimi di punto, al massimo mezzo punto o tre quarti di punto”.

Insomma, il primo campanello d’allarme per chi ha comperato casa o si appresta a farlo ha iniziato a suonare, ma al momento la situazione rimane favorevole. Del resto, secondo l’ultimo bollettino mensile dell’Abi, a dicembre il tasso medio sui nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni si è attestato al 2,02%, il dato più basso di sempre (era al 2,05% lo scorso novembre, mentre a fine 2007 si attestava addirittura al 5,72%). Sul totale delle nuove erogazioni, inoltre, circa due terzi sono mutui a tasso fisso.

Un dato che non sorprende, considerando i valori sul mercato. È vero che per un mutuo trentennale a tasso variabile oggi si può pagare meno dell’1%, ma la maggior parte delle persone preferisce la certezza del tasso fisso, che sulla stessa scadenza è comunque molto basso (anche inferiore al 2%) e in più mette al riparo da ogni imprevisto.

Ecco le migliori offerte di mutui a tasso fisso e variabile rilevate lo scorso 10 gennaio dall’Osservatorio di MutuiOnline.

Ma come cambieranno questi valori in caso di aumento dei tassi? E, soprattutto, quanto potrà impattare il rialzo sulla rata mensile del mutuo? La tabella qui sotto contiene una simulazione che prende a riferimento due mutui ipotetici: un tasso variabile dello 0,83% con rata di 452 euro al mese e un tasso fisso dell’1,5% con rata di 483 euro (fonte: mutuionline.it).

Lo scenario generale, perciò, non è preoccupante, ma può comunque bastare a convincere gli indecisi. “Per il momento la situazione complessiva rimane conveniente, con i tassi vicini ai minimi – conclude Anedda – tuttavia la prospettiva che i tassi possano salire sta spingendo chi ha intenzione di accendere un nuovo mutuo o di richiedere una surroga ad affrettare i tempi”.

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