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Mutui, boom di nuove erogazioni per la casa nel 2021: sfiorati i 65 miliardi, +12 rispetto al 2020

Secondo un’indagine di Intesa Sanpaolo, a dicembre i nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni hanno segnato una variazione del 4,7% su base annua, ai massimi da novembre 2011

Mutui, boom di nuove erogazioni per la casa nel 2021: sfiorati i 65 miliardi, +12 rispetto al 2020

L’anno scorso i nuovi mutui hanno sfiorato quota 65 miliardi di euro, il massimo dal 2015, primo anno in cui è stato registrato il flusso lordo totale dei nuovi contratti. È quanto emerge da un rapporto della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo sul mercato dei mutui.

Secondo l’indagine, rispetto al 2020 – quando la sottoscrizione di nuovi contratti ha resistito nonostante la pandemia – nel 2021 si è registrato un incremento di 11,7 miliardi.

Nel confronto con la media dell’ultimo triennio prima del Covid (dal 2016 al 2019), l’aumento è stato ancora più significativo, pari a 12,5 miliardi.

Non solo: a dicembre i nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni hanno segnato una variazione del 4,7% su base annua, ai massimi da novembre 2011.

La variazione dei mutui in termini di stock

“In termini assoluti – si legge nel rapporto – nel 2021 l’aumento dello stock è stato pari a 18,6 miliardi, un importo che si distanzia notevolmente da quello osservato negli anni più recenti, più che doppio degli 8,4 miliardi del 2020 e triplo rispetto a una media di 6 miliardi dal 2015 al 2019”.

Le rinegoziazioni

Le rinegoziazioni seguono invece una dinamica speculare a quella delle nuove emissioni e nell’intero 2021 il loro volume è sceso a 14,3 miliardi, il minimo dal 2015.

Il tasso medio dei mutui in Italia

In generale, “il tasso medio complessivo ha chiuso a dicembre a 1,40%, 15pb più alto rispetto a fine 2020, quando aveva toccato il minimo storico. Inoltre, anche nell’ultima parte dell’anno, con un valore di 1,54% in media, il tasso sulle rinegoziazioni è rimasto sopra il tasso fisso e la distanza è risultata pari a 14pb a dicembre in linea con la media semestrale”.

A dicembre si è osservata una limatura soprattutto per il tasso fisso, che ha chiuso il 2021 in linea con la media annua, a 1,38% da 1,44% del mese precedente.

Il tasso variabile nell’ultimo trimestre è risultato leggermente più basso dei mesi centrali dell’anno (rispettivamente 1,33% e 1,39% la media da marzo a settembre), tornando chiaramente sotto il tasso fisso.

La domanda di mutui da parte delle famiglie

Infine, nel quarto trimestre “la domanda di mutui presentata dalle famiglie alle banche è risultata ancora in crescita (percentuale netta pari a +18,2%), più alta rispetto al trimestre precedente (+9,1%). Si prospetta un proseguimento dell’espansione della domanda nel primo trimestre 2022, ancora più robusta (36,4%)”, conclude il rapporto.

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