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MOTORI: Il trionfo di Rossi e la conferma della Ferrari

Capolavoro di Valentino Rossi al Gp di Argentina – Il pesarese rimonta dall’ottava posizione e dopo un duello corpo a corpo con Marquez guadagna il secondo successo della stagione – In F1 Kimi Raikkonen arriva secondo, dietro Lewis Hamilton dopo una gara in costante rimonta – Determinanti sia per Rossi che per Raikkonen le strategie dei rispettivi team

MOTORI: Il trionfo di Rossi e la conferma della Ferrari

Valentino Rossi fa sul serio e punta al suo decimo Mondiale. In Formula 1 Kimi Raikkonen torna sul podio e si inserisce fra le due Mercedes. Il weekend motoristico regala nuove soddisfazioni ai colori italiani con il secondo posto in rimonta per la Ferrari di Kimi Raikkonen e la strepitosa vittoria di Valentino Rossi in MotoGP.

GP BAHREIN: KIMI PIU’ FORTE DI VETTEL

Con l’ex campione del mondo Sebastian Vettel non a proprio agio sul circuito del Sakhir, in Bahrein, ci pensa Kimi Raikkonen a dar lustro alla scuderia Ferrari con una gara splendida frutto anche di una strategia differente e vincente. Il finlandese, partito dalla quarta piazza, è stato sempre competitivo sia con le gomme morbide ma soprattutto con la mescola media.

Sono due i momenti chiave del Gran Premio del Bahrein che hanno offerto a Raikkonen l’opportunità del secondo posto finale. Il momento chiave n°1 è quello della prima sosta ai box. Mentre il compagno di squadra Vettel e le due Mercedes montavano nuovamente gomme soft, il finlandese ha optato per le gomme medie puntando su uno stint centrale molto lungo e facendo affidamento sulla tenuta dello pneumatico. Scelta azzeccata perchè, dopo pochi giri dal primo pit stop, le gomme di Vettel e delle due Mercedes erano già in debito d’ossigeno mentre quelle di Raikkonen tenevano alla grande. La rimonta di Raikkonen è tutta nella differente strategia e in un rinnovato feeling con la rossa già dimostrato nelle libere del venerdì.

Nel finale, a gomme invertite dopo il secondo pit stop, Raikkonen ha scaricato tutti i cavalli della sua Ferrari sulle nuove gomme morbide guadagnando anche 2-3 secondi al giro sulle due Mercedes che gli erano davanti. A poche tornate dalla fine ecco il secondo momento chiave: il sorpasso che vale il secondo posto su Rosberg. Il tedesco della Mercedes, sempre più nervoso e frustrato nel vedere il compagno di squadra Hamilton scappargli via a ogni gran premio, ritarda troppo la frenata al termine della prima curva e va lungo. Raikkonen ringrazia e lo infila mettendo in tasca il secondo posto finale.

Delude un po’ Sebastian Vettel, solo quinto al termine della gara. Il tedesco della Ferrari sbaglia più di una volta ed è costretto a rientrare nei box una volta in più del compagno di squadra Kimi e delle Mercedes dopo una breve escursione fuori pista che causa alcuni problemi all’allettone anteriore. Al rientro in pista dopo il pit stop forzato Vettel è dietro Valtteri Bottas della Williams. E ci rimarrà fino al termine della gara.

MOTOGP: VALENTINO COME MARADONA

Sale sul gradino più alto del podio del circuito di Termas de Rio Hondo con la maglia numero 10 dell’Argentina, quella di Maradona, o per restare al passo coi tempi, quella di Messi. Anche perchè il successo di ieri di Valentino Rossi è stato da vero numero 10, da assoluto fuoriclasse. Il pesarese, in sella alla Yamaha, ha fatto un’altra gara perfetta sorpassando un avversario dietro l’altro e dando la caccia a Marc Marquez che sembrava involarsi verso il secondo successo consecutivo. A 15 giri dal termine Marquez dominava il Gp con circa 4 secondi di vantaggio su Rossi. Il pesarese era stato fin lì impegnato in una lunga rimonta dall’ottavo al secondo posto e non rinunciava alla pretesa di andare a riprendere il giovanissimo campione del mondo su Honda.

Anche per Rossi, oltre al talento, è stata la strategia l’arma vincente. Mentre gli altri piloti avevano puntato sulla gomma dura, il ‘Dottore’ aveva preferito montare una gomma ‘extra dura’ sperando in un deterioramento degli pneumatici degli avversari nella seconda metà della gara. Anche in questo caso la scelta è stata magistrale. A partire dalla seconda metà della gara la rimonta di Rossi su Marquez è stata costante e a quattro giri dalla fine il pilota di Tavullia riusciva a stare nella scia del numero 93 della Honda che fino a un quarto d’ora prima sembrava agli occhi di Rossi un puntino difficilmente raggiungibile.

Il momento topico arriva a due giri dal termine con la lotta fra i due piloti per la prima posizione. il ‘Dottore’ passa Marquez in staccata e chiude la porta allo spagnolo che aveva tentato il controsorpasso dopo l’incrocio delle traiettorie. I due si toccano ma restano in sella. Rossi apre il gas un attimo prima di Marquez e riesce a stare davanti al fenomeno spagnolo in uscita di curva ma Marquez non sembra arrendersi e gli resta in scia, troppo in scia. Non appena Rossi accenna la piega per affrontare una nuova curva ecco che Marquez piomba sul posteriore della Yamaha di Rossi e cade. Per Rossi, invece, non ci sono problemi. Marquez prova a risalire in sella ma è tutto inutile: gara buttata via. Rossi si invola verso il successo, il secondo della stagione, il numero 110 di una carriera da leggenda.

Sul secondo gradino del podio c’è ancora una volta Dovizioso (tre secondi posti consecutivi), al terzo posto la sorpresa Crutchlow che brucia l’altro ducatista Iannone a due curve dalla fine. Sarebbe stato un altro podio tutto tricolore.
Ora la classifica MotoGp aggiornata dopo il Gp d’Argentina ci mostra Valentino Rossi in testa con 66 punti, 6 in più di Dovizioso e 26 più di Iannone. Marquez ora è al quinto posto con 36 punti, a -30 da Valentino Rossi.

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