Condividi

Moscovici all’Italia: “Flessibilità sì, ma servono le riforme”

“Per l’Italia – ha spiegato Moscovici in un incontro con la stampa italiana – lo sforzo di bilancio quest’anno per rispettare l’obiettivo di medio termine passa da 0,5% a 0,25%”.

Moscovici all’Italia: “Flessibilità sì, ma servono le riforme”

“Flessibilità sì, ma l’Italia rispetti gli impegni”. Questo il senso dell’intervento di Pierre Moscovici, responsabile degli affari economici dell’Unione europe, che ha spiegato che “il governo italiano deve assicurare un taglio strutturale del deficit/pil quest’anno pari a 0,25% (poco meno di 4 miliardi, ndr) per rispettare le regole di bilancio europee secondo la nuova versione ‘flessibile’ definita dalla Commissione europea”.

“Per l’Italia – ha spiegato Moscovici in un incontro con la stampa italiana – lo sforzo di bilancio quest’anno per rispettare l’obiettivo di medio termine passa da 0,5% a 0,25%. Ciò è possibile perché la comunicazione sulla flessibilità delle regole sui bilanci viene applicata subito”.

Moscovici ha indicato che la Commissione sta lavorando già alla preparazione delle nuove stime economiche europee che saranno pubblicate il 5 febbraio. È su tale base che sarà condotta la valutazione sui conti pubblici di Italia, Francia e Belgio, valutazione che era stata rinviata in attesa di dati economici completi. I tre Paesi erano stati ritenuti a novembre a rischio di non rispetto delle regole di bilancio e per l’Italia in particolare il dubbio riguarda la regola del debito.

Già due mesi fa era stata confermata con nettezza la diversa valutazione di governo e Commissione sull’entità dello sforzo strutturale di bilancio da garantire quest’anno: secondo i calcoli del governo le misure previste producono un taglio di 0,3% del Pil, secondo Bruxelles il taglio si ferma a quota 0,1 per cento. Nel frattempo è intervenuta la nuova interpretazione flessibile del patto di stabilità che date certe condizioni cicliche riduce la richiesta di taglio strutturale del bilancio. “Entro fine mese sarà a Roma una nuova missione tecnica della Commissione per valutare la situazione alla luce dei dati e dell’analisi economica, degli impegni di riforma, si tratta di un dialogo costruttivo che continua”, ha spiegato Moscovici.

Il commissario francese ha ribadito che l’Italia come la Francia hanno bisogno di garantire il consolidamento delle finanze pubbliche, ma ha tenuto a precisare come le sanzioni siano “uno scacco, un fallimento della pedagogia delle finanze pubbliche disciplinate: le sanzioni esistono e sono lì ed è possibile ricorrervi, meglio però è trovare un buon accordo” con il Paese interessato. La nuova flessibilità delle regole di bilancio si fonda su tre pilastri permettendo margini di manovra sulla base delle riforme avviate e attuate, della valutazione delle condizioni del ciclo economico e delle scelte per gli investimenti. “Potenzialmente l’Italia può usufruire di tutte e tre tali clausole di flessibilità, ne parleremo la prossima settimana”, ha chiuso Moscovici.

Commenta