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Mondiali di macelleria: l’Italia, dopo gli europei, sfida tutti in California a settembre

La nazionale italiana, nella quale compaiono due donne, sfiderà le squadre di 16 nazioni. Il nuovo ruolo del macellaio in cucina

Mondiali di macelleria: l’Italia, dopo gli europei, sfida tutti in California a settembre

Una nuova grande sfida si prospetta per l’Italia gastronomica: La Nazionale Italiana Macellai parteciperà ai mondiali di macelleria che si svolgeranno a settembre 2022 in California e dovrà vedersela con sedici nazionali provenienti da tutto il mondo con mostri sacri come i neozelandesi, gli australiani e gli irlandesi. La conferma arriva direttamente dal WBC (World Butchers’ Challenge), la più grande e autorevole organizzazione mondiale di macelleria.

L’ammissione della squadra italiana è stata resa possibile dopo che il team tricolore si è laureato campione dell’Europa lo scorso novembre.

I mondiali di macelleria rappresentano il più alto momento di confronto per una professione nobile e antica che mai come in questi ultimi anni sta vivendo una nuova e rinnovata stagione.

“Il macellaio moderno è oggi un consulente gastronomico a tutto tondo, spiega Orlando Di Mario, macellaio laziale della provincia di Latina e Presidente della Nazionale, perché, oltre ad avere conoscenze specifiche nel suo ambito di riferimento, deve avere competenze che un tempo esulavano dal proprio ruolo. Oggi si confronta tranquillamente con sommelier ed enologi, studia e approfondisce tematiche inerenti al settore caseario, è sensibile riguardo le tematiche ambientali, frequenta corsi per capire come orientarsi e utilizzare al meglio ingredienti come l’aceto balsamico o l’olio extravergine, e queste sfide con altre nazioni servono per avere stimolanti confronti che fanno bene a tutta la categoria”.

Anche due donne nella nazionale

Tredici i componenti della Nazionale Italiana Macellai, ben distribuiti per tutta la penisola, tra cui due donne: Anna Moretti, toscana di Arezzo e Mara Labella laziale di Sermoneta. La macellaia toscana si è messa in mostra durante le ultime competizioni per la sua capacità nell’arte del disosso, mentre la sua collega laziale è tra le più apprezzate a livello mondiale per quel che riguarda l’allestimento del banco e la preparazione dei così detti “pronto a cuocere”.”

“Le donne presenti nel nostro team sono un indiscusso valore aggiunto, alzano, e di molto, la qualità della Nazionale perché portano punti di vista e angolazioni che troppo spesso sfuggono ai colleghi uomini”, spiega Di Mario.

La road map per i mondiali, che si svolgeranno i primi di settembre a Sacramento in California, verrà scandita da allenamenti mensili e da una serie di appuntamenti per trovare quell’intesa che ha portato a Novembre i nostri macellai sul tetto d’Europa.

I consumi di carne in Irtalia passati da 21 a 80kg in 60 anni

Per la cronaca secondo uno studio del WWF a quantità di carne prodotta è oggi quasi cinque volte maggiore di quella dei primi anni ‘60: in media nel mondo oggi si consumano 34,5 kg di carne a testa l’anno, ma con grandi differenze tra i Paesi. In Italia il consumo medio è di quasi 80 kg a testa quando 60 anni fa erano appena 21 kg. E si stima che il settore zootecnico crescerà del 74% nei prossimi dieci anni nei paesi a basso e medio reddito, mentre a livello globale il numero degli animali da allevamento aumenterà di circa il 50% entro il 2050.

Tutto ciò però ha anche effetti rilevanti sull’ecosistema. Studi scientifici e report internazionali suggeriscono di seguire regimi alimentari equilibrati che prevedono un maggiore consumo di vegetali rispetto alla carne e la Fao ha proclamato il 2021 Anno internazionale della frutta e della verdura.

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