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Moda: il gruppo Calzedonia cambia nome in Oniverse e conquista il primo posto tra le quotabili con successo

Il gruppo Calzedonia ora dà lavoro a 44.000 addetti nel mondo in brand molto diversi. Nella classifica di Pambianco LeQuotabili23 ecco tutte aziende che potrebbero quotarsi nei prossimi 3-5 anni

Moda: il gruppo Calzedonia cambia nome in Oniverse e conquista il primo posto tra le quotabili con successo

Tempo di rebranding per il Gruppo Calzedonia, ma forse anche di quotazione in borsa.
Calzedonia si chiamerà ora Oniverse. Lo ha annunciato Matteo Veronesi, board member del gruppo veneto nel corso della 18esima edizione del Pambianco Award LeQuotabili23.

Proprio nella stessa occasione il manager ha ritirato, per il secondo anno consecutivo, il primo premio LeQuotabili il riconoscimento assegnato annualmente dalla società di consulenza Pambianco alle aziende italiane dei settori Fashion, Beauty, Design e Wine che possiedono le caratteristiche economiche, finanziarie e di posizionamento, per essere quotate in Borsa con maggior successo in un orizzonte temporale che va dai tre ai cinque anni.
“Ormai siamo un insieme di brand anche molto diversi tra loro, includiamo moda, lusso, underwear, costumi, barche, vino; e quindi abbiamo deciso che cambieremo il nome del gruppo in Oniverse” ha detto Veronesi. “Un pò rappresenta un universo, come la costellazione dei nostri vari marchi, ma significa anche ‘andare verso qualcosa’, una direzione. Oniverse è inoltre l’anagramma del cognome Veronesi”, ha spiegato il manager.

Il percorso da Calzedonia a Oniverse: dalle calze, al vino, agli yacht

Il Gruppo Calzedonia è partito negli anni 80 con l’omonimo marchio specializzato nei settori calze e mare. Poi nel 1996 si sono aggiunti Intimissimi nel mercato della lingerie e intimo e nel 2003 Tezenis, fondato nel 2003 con linee di intimo e homewear, nel 2009 Falconeri, brand di maglieria in cashmere. Nel 2014 è stato creato Intimissimi Uomo, nel 2015 Atelier Emé, brand di abiti da sposa e cerimonia e proprio lo scorso anno c’è stato l’ingresso nel Gruppo di Antonio Marras, un brand più esclusivo e creativo.

Fin qui Veronesi è rimasto nell’ambito dell’abbigliamento. Ma già nel 2012 il gruppo aveva iniziato a differenziarsi con la catena di wine store Signorvino e quest’anno con il Cantiere del Pardo, eccellenza italiana nella produzione di premium yacht a vela e a motore. Ora in totale dà lavoro a oltre 44.000 dipendenti nel mondo. Che cosa hanno in comune il cachemere, il vino e la nautica? Fabio Planamente, amministratore delegato dei Cantieri Del Pardo, non ha dubbi: è l’eccellenza italiana, come spiega nell’intervista a pochi giorni dall’ingresso nel gruppo.

“Siamo un’azienda abbastanza grande in Italia che sta cercando di diventare una realtà europea e vorrebbe diventare una realtà mondiale. Con i nostri main brand stiamo crescendo principalmente nei mercati esteri e stiamo allargando il portafoglio investendo anche nel mondo del vino e della nautica, stiamo diversificando la nostra offerta”, ha specificato Veronesi, come riporta Panbianconews.
Il Gruppo Calzedonia vende i propri prodotti in più di 5.000 negozi monomarca, in 56 Paesi. Nel turnorver 2022 il player ha superato i 3 miliardi di euro con un aumento del 21,6% a cambi correnti (+20,2% a cambi costanti) rispetto ai 2,5 miliardi del 2021. Matteo Veronesi ha precisato che il Gruppo Calzedonia è composto al 90% da donne e per l’80% da under 30.

Nella classifica di LeQuotabili23 un campione con 20 miliardi di fatturato (+23%) e un ebitda di 4,3 miliardi

Nell’edizione 2023 del premio LeQuotabili l’analisi ha coinvolto oltre ai settori tradizionali già presenti nelle scorse edizioni, Fashion, Beauty, Design e Wine, per la prima volta anche il comparto dell’Hotellerie, toccando così un campione che l’anno scorso ha totalizzato 20 miliardi di euro di fatturato (+23%) e un ebitda di 4,3 miliardi.

Le Quotabili 2023 ha definito un ranking di 20 aziende per il Fashion, 10 per il Design e 5 a testa per Beauty, Wine e Hotellerie, oltre al podio delle “small cap” per i primi quattro settori. Sul podio, sotto il primo posto occupato da Calzedonia, per la categoria Fashion ci sono Giorgio Armani e Golden Goose (sneaker e abbigliamento). Il riconoscimento small cap per il settore è andato invece a Fenicia, azienda a cui fa capo il brand Camicissima.

Per il beauty, la top 3 individuata dall’analisi vede, nell’ordine, Euroitalia – società che vanta nel suo portfolio di licenze marchi del calibro di Versace, Moschino, Missoni, Dsquared2, Michael Kors e Brunello Cucinelli, oltre ai brand di proprietà Reporter, Naj-Oleari Beauty e Atkinsons 1799 –, Davines e Alfaparf Group. La small cap della bellezza è The good Vibes Company, azienda titolare del brand Goovi.

La categoria Design è stata vinta da Design Holding (B&B Italia, Flos, Louis Poulsen, Arclinea, Maxalto, Azucena, FENDI Casa, Audo e Lumens) con al secondo posto Edra e al terzo Minotti. Come lo scorso anno, il riconoscimento small cap è stato assegnato a Talenti.

Per il Wine, ad aggiudicarsi la prima posizione delle Quotabili 2023 è stata l’azienda Marchesi de Frescobaldi, seguita al secondo posto da Palazzo Antinori e al terzo da Santa Margherita Gruppo Vinicolo.

Infine, il primo premio Le Quotabili per l’hotellerie è andato a Egniathia, titolare della location pugliese Borgo Egnazia; sul podio anche Sardegna Resorts e Starhotels Finanziaria.

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