Condividi

Moda, Giorgio Armani controcorrente: “Al centro della nostra attenzione c’è la donna reale e normale”

Al termine della settimana della moda milanese, lo stilista rileva che diversi stilisti finalmente hanno compreso che è il momento di una moda reale e sensata

Moda, Giorgio Armani controcorrente: “Al centro della nostra attenzione c’è la donna reale e normale”

Quante volte le donne lo hanno detto: la moda che sfila sulle passerelle delle weeks non è per donne reali, sia in termini di vero utilizzo dei capi, sia in termini di misure proposte. Come dire: le donne reali sono una cosa, la moda delle passerelle tutta un’altra. Ma ora è lo stesso Re Giorgio a parlarne, o, bisogna dargli atto, a riparlarne: non è più tempo di luoghi comuni, nemmeno nella moda.
Facendo un bilancio della fashion week milanese appena chiusa, Giorgio Armani intravvede, dice, qualche sprazzo di normalità. “Diversi stilisti hanno compreso che questo è il momento della normalità, di una moda reale e sensata. Sempre di ricerca, com’è giusto che sia, ma mi pare che per fortuna siano stati un po’ dimenticati certi “effettacci” ha detto Armani ricordando che lui stesso aveva sempre pensato a collezioni per vestire davvero le donne .

La sua collezione non per nulla l’ha chiamata “Vibrazioni”

E anche in questa settimana la sua moda è ripartita esattamente da qui. Lo stilista ha voluto intitolare questa collezione Vibrazioni, termine qui inteso come movimento: dei tessuti leggeri attorno al corpo, dei ricami a onde sui capi, dei pezzi sovrapposti che non ingolfano. Tutto pare senza peso, ma comunque ben definito: i giacchini a sacchetto portati con pantaloni a vita alta con le pinces, gli abiti da sera con multistrati di tulle coperti di cristalli, le tuniche fluide di satin portate con pantaloni coordinati e i gilet incrostati di ricami abbinati ai pantaloni e alle canottiere di seta bianca.

Armani: “Ho sempre pensato che la donna non deve essere schiava dell’altezza e dei tacchi”

C’è poco nero, molto blu, oro brunito e grigio ad aprire lo show: “Non c’è nemmeno un po’ di beige”, scherza Armani con la decana dei giornalisti di moda Suzy Menkes dopo lo show, come riporta La Repubblica. In effetti manca il beige, una sua tonalità simbolo. Ma ci sono tante scarpe basse anche per la sera, un altro suo classico. “Le ho usate sin dalle mie prime collezioni”, ricorda lo stilista. “Ho sempre pensato che la donna non debba essere schiava dell’altezza e di quell’andatura felina e sexy a tutti costi che danno i tacchi alti. Può benissimo essere normale, ma avere un guizzo negli occhi”.

Luisa Spagnoli cerca armonia tra gli estremi

Anche Luisa Spagnoli si pone in questa celebrazione dell’equilibrio e della misura. Piuttosto che ragionare per contrasti, come hanno fatto altri, Nicoletta Spagnoli cerca un’armonia tra gli estremi. Gli abiti che paiono castigati sul davanti, sul retro rivelano la schiena nuda; le mise da sera sono di cotone leggero, i motivi che ricordano gli stemmi araldici sono riprodotti in versione jacquard sui cardigan oversize casual. Ai classici blazer sono state tagliate le maniche così da essere trasformate in colorati gilet, le tuniche severe sono realizzate in satin.

Dal Brasile le curve morbide di Karoline Vitto

Una delle migliori sorprese della stagione milanese si chiama Karoline Vitto, arriva dal Brasile, fa base a Londra, ed è a Milano grazie al supporto di Dolce & Gabbana, che ha finanziato la collezione e la sfilata. Vitto, per i suoi capi, parte dalla taglia 46 in su; i suoi pezzi sono molto sexy, esaltano le forme grazie a oblò, squarci e trasparenze e hanno una gioia e una sensualità che non s’era mai vista nelle collezioni per corpi abbondanti. In più, come notano Domenico Dolce e Stefano Gabbana, oltre a essere innovativi, questi pezzi richiedono anche incredibili capacità tecniche per essere realizzati. Karoline Vitto ha tutte le carte in regola per farsi strada.

Commenta