Inaugura oggi Pitti Uomo, che si terrà fino a venerdì alla Fortezza di Firenze: prevista un’edizione da record, con 30mila visitatori nonostante il quadro del tessile abbigliamento maschile italiano sia ancora fatto di luci ed ombre. Il 2013 si è infatti chiuso con un meno 0,6%, sostento dal più 4,3% dell’export ma affondato dal meno 9,3% del consumo italiano. In tutto, un giro d’affari di 8,5 miliardi, di cui 4,3 dall’estero dove le speranze dei marchi che espongono al Pitti si concentrano sorprendentemente sui “vecchi” mercati più che sui Brics, o per meglio dire Paesi emergenti, in questo momento in deciso rallentamento.
In ripresa invece Usa e Giappone, ma il luogo per eccellenza dell’export del made in Italy resta l’Europa che assorbe il 52% delle esportazioni italiane. Preoccupa la Russia del rublo debole. Comunque a Firenze c’è l’atmosfera delle migliori occasioni, con la città gremita di operatori di moda. Oltre a quello dei partecipanti c’è infatti anche un altro record: il salone fiorentino non è mai stato affollato di tanti marchi come quest’anno: 1.090, più 75 collezioni donna per Pitti W.
