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Milano terza città più inquinata al mondo? Dalla pianura padana agli allevamenti intensivi, ecco le cause

Domenica Milano è stata classificata la terza più inquinata al mondo. Non è la prima volta. Gli alti valori di PM 2.5 contestati dal sindaco Giuseppe Sala

Milano terza città più inquinata al mondo? Dalla pianura padana agli allevamenti intensivi, ecco le cause

“Milano che fatica!” cantava Lucio Dalla nel 2006, per aggiungere anche “è zucchero e catrame”. La qualità dell’aria della città, secondo ​l’Aqi (Air Quality Index)domenica 18 febbraio è stata la terza peggiore al mondo. La prima in Europa. Hanno fatto peggio solo Dacca in Bangladesh e Lahore in Pakistan​.

Sala: “Milano la terza città più inquinata del mondo? Dati non attendibili”

La notizia ha fatto infuriare il sindaco Giuseppe Sala che ritiene i dati non attendibili. “Sono le solite analisi estemporanee gestite da un ente privato. Arpa fa altre analisi che dimostrano tutto il contrario​ e io sono seccato di dover rispondere a domande su questioni che non esistono“. Sala avrà dati più rassicuranti dell’Agenzia regionale dei protezione ambientale, ma sta anche sollecitando un tavolo di lavoro con la Regione Lombardia. La verità a volte ha più facce. Dopo tutto non è la prima volta che polveri sottili volteggiano indisturbate su la bela madunina. A marzo 2023 era stata stilata un’altra classifica che assegnava a Milano il primato europeo.

Milano: i 4 fattori che causano l’inquinamento

Insomma, ci sono state e ci sono misurazioni diverse dalle quali il capoluogo lombardo non esce affatto bene. È lo specchio di tutta la pianura padana. ​Il fenomeno di domenica scorsa è attribuito a quattro fattori principali: la geografia sfavorevole della pianura; l’alta pressione che sta facendo ristagnare l’aria più fredda; l’alta densità di popolazione, case e vetture; la presenza di allevamenti intensivi e coltivazioni agricole.

Nulla di nuovo, più “carbone che zucchero”, per citare ancora Dalla. Le percentuali di tossicità di Pm 2.5 dell’aria sono dovute a edifici e trasporti, rispettivamente del 54​%​ e del 15% ​.”La mia amministrazione credo che abbia dimostrato, anche con decisioni divisive, di volere fare qualcosa sull’ambiente” – dice il sindaco. Ci sono state le domeniche a piedi o lo stop al traffico in zone di Milano. Ma perché contestare la concentrazione di PM 2.5 di domenica 13,5 volte superiore al valore guida annuale dell’Oms sulla qualità dell’aria?

Durante il Covid diversi studi hanno dimostrato che il virus ha colpito persone affette da malattie respiratorie tipiche di un’aria malsana. Il livello di inquinamento è strutturalmente alto a Milano. Evidentemente le misure prese dal comune non bastano e contestare i dati rilevati potrebbe diventare un boomerang per chi guida una grande città. Una chiusura al confronto poco comprensibile.

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