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Milano, asta di beneficienza il 3 dicembre da Sotheby’s per due borse di studio “Santambrogio”

Università degli Studi di Milano e Università Cattolica del Sacro Cuore con Sotheby’s per l’Asta Charity di Gioielli della Collezione Santambrogio. L’intero ricavato in Borse di Studio per studentesse.

Milano, asta di beneficienza il 3 dicembre da Sotheby’s per due borse di studio “Santambrogio”

Piera Santambrogio, figura di coraggiosa e lungimirante imprenditrice milanese, prima che di generosa filantropa, ha destinato all’Università degli Studi di Milano e all’Università Cattolica del Sacro Cuore la sua preziosa collezione di gioielli, perché dalla loro bellezza ne derivassero opportunità di formazione per giovani studentesse. Una destinazione che non stupisce se si pensa alla straordinaria avventura professionale di questa donna, colta e sensibile, appassionata del suo lavoro, che dai suoi viaggi nei più prestigiosi laboratori americani ha portato nella Milano degli anni Cinquanta le strumentazioni mediche più moderne e sofisticate.

I due Atenei milanesi non hanno avuto dubbi: per dar seguito alla sua volontà hanno scelto  Sotheby’s, che per i gioielli Santambrogio ha organizzato un’Asta di Beneficienza: il prossimo 3 dicembre sarà battuta la preziosa collezione e il ricavato sarà interamente devoluto alla realizzazione di Borse di studio destinate a studentesse di Statale e Cattolica.

Ha commentato il Rettore della Statale Gianluca Vago: “Siamo particolarmente lieti per questa occasione, che ci consente di esprimere la nostra gratitudine per un personaggio molto amato da Milano. Piera Santambrogio, con la vocazione internazionale del suo impegno professionale, sempre alla ricerca del miglioramento per la nostra città, è ancora oggi una figura attualissima, un esempio forte di realizzazione personale e di impegno civile”.

Franco Anelli, Rettore dell’Università Cattolica, ha dichiarato: “Si tratta di un’iniziativa originale e in certo modo dotata di un particolare valore simbolico. I gioielli che appartennero ad una lungimirante imprenditrice di successo, oggetto di lascito a favore di due Atenei, si tradurranno in formazione e cultura, perché il ricavato della vendita all’asta finanzierà l’istituzione di  borse di studio a favore di studentesse. Consentire a ragazze meritevoli di valorizzare il proprio talento significa contribuire alla loro crescita personale e insieme a quella di un’intera giovane generazione, alle cui energie e capacità la nostra società si affida per superare le difficoltà del presente”.

Il catalogo della Charity Sale è a cura di Sara Miconi, Responsabile del Dipartimento Gioielli di Sotheby’s Italia, che spiega: “L’asta dei Gioielli per le Borse di Studio Santambrogio consta di 127 lotti con stime che oscillano dai 100 euro fino ai 4.000 euro. È un interessante nucleo collezionistico di gioielleria che spazia dalla produzione dei primi del Novecento fino ai più moderni gioielli degli anni novanta, con disegni classici e di fantasia della gioielleria italiana.”

In catalogo sono pubblicati gioielli a stime interessanti ed invoglianti (perché non cogliere l’occasione per un regalo di Natale a fin di bene?) arricchiti, tuttavia, di firme prestigiose della gioielleria italiana ed internazionale quali Trabucco, Bulgari, Scavia, Cartier e diversi altri meno noti ma ugualmente apprezzati. 

Tra gli highlights, una parure di corallo rosa, che comprende una collana a tre fili firmata Trabucco e accompagnata da un paio di orecchini e un anello, un braccialetto ed un anello degli anni ‘80 griffato Cartier, una parure in tormaline di Scavia, un gioiello Martignetti e molti altri preziosi appartenuti a Piera Santambrogio.

Piera Santambrogio (1923-2009) studia Medicina nel 1945 quando i suoi problemi di salute la portano all’ospedale militare di Baggio, allora periferia milanese, e poi a quello di Roma. Affascinata dalle novità delle  attrezzature modernissime portate in Italia dagli americani, decide di impegnarsi perché quei macchinari rivoluzionari possano entrare in tutti gli ospedali della penisola. Lavora a stretto contatto con i medici e fonda a Milano un’azienda che produce elettromedicali, operando instancabilmente fino a settant’anni. Una donna colta e determinata, un esempio per tutte le donne imprenditrici considerando la rarità della sua posizione  a partire dagli anni Cinquanta, e una grande appassionata di gioielli che ha sfoggiato nelle occasioni mondane e il cui valore ha deciso di destinare, con finalità benefiche, alle studentesse meritevoli e in difficoltà economiche. 

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