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Milan-Fiorentina e Atalanta-Napoli accendono il ritorno del campionato in attesa del big match Juve-Inter di domenica

Il ritorno di Mazzarri sulla panchina del Napoli nella difficile trasferta di Bergamo è uno dei motivi di maggior interesse degli anticipi della Serie A di oggi – Occhio anche al Milan e alla Lazio

Milan-Fiorentina e Atalanta-Napoli accendono il ritorno del campionato in attesa del big match Juve-Inter di domenica

Ora si fa sul serio. Archiviata l’ultima (e per fortuna positiva) sosta delle Nazionali, è tempo di tornare a tuffarsi nel campionato, questa volta per non fermarsi più fino a marzo. Il calcio dei club, infatti, non conoscerà pause nemmeno nel periodo natalizio, dando via a un vero e proprio tour de force nel quale non sarà più possibile fermarsi a riflettere: da qui in avanti sarà bagarre, sia per quanto concerne la Serie A che le coppe europee. In attesa della sfida tra Juventus e Inter di domani, che ci dirà molto sulla corsa Scudetto, si parte con tre anticipi molto interessanti come Milan-Fiorentina, Atalanta-Napoli e Salernitana-Lazio, decisamente indicativi per la lotta alla zona Champions.

Milan – Fiorentina (ore 20.45, Dazn e Sky)

A San Siro andrà in scena una gara delicata, tra un Milan a caccia di riscossa dopo il pari di Lecce e una Fiorentina decisa a confermare i segnali di risveglio visti col Bologna. Per Pioli inizia una settimana quasi decisiva, nella quale si delineerà il discorso Scudetto (lo scontro tra Juventus e Inter deve essere sfruttato) e, soprattutto, il futuro in Champions League. Purtroppo per lui continua a tener banco l’emergenza infortuni, addirittura peggiorata durante la sosta, visto che al già lungo elenco si è aggiunto anche Okafor, costringendolo a convocare il giovanissimo Camarda. Se il ragazzino (15 anni, 8 mesi e 15 giorni) dovesse scendere in campo diventerebbe il più giovane debuttante della storia della Serie A, superando il record attuale di Wisdom Amey, lanciato nel 2021 dal compianto Mihajlovic a 15 anni, 9 mesi e 1 giorno. Il momento è delicato, anche perché di fronte ci sarà una squadra imprevedibile come la Fiorentina, capace di alternare grandi prestazioni (la vittoria di Napoli su tutte) a clamorosi flop (vedi la sconfitta casalinga contro l’Empoli).

Pioli va oltre l’emergenza e lancia Camarda: “Il talento non ha età”

“Questo degli infortuni è l’unico cruccio che ho, purtroppo non siamo riusciti ad abbassarne il numero – ha ammesso Pioli in conferenza stampa -. Non stanno capitando solo a noi, ma il nostro numero è negativo. Non abbiamo mai lavorato con situazioni così chiare sotto mani per dati e analisi: stiamo cercando di arrivare a una performance migliore per abbassare la media. Il problema sono i calendari, bisogna far qualcosa affinché vengano un po’ diluiti: quello attuale fa male alla salute dei giocatori e allo spettacolo. Lavoriamo per crescere, non per cercare un colpevole, ma per migliorare. So benissimo cosa rappresenta il mio ruolo, tanti onori e tante critiche. Vado avanti con le mie idee, il mio club e la mia squadra. Camarda? Il talento non ha età e lui ha talento. Il destino ti crea certe occasioni, è molto giovane, ma già caratterialmente maturo. È contento, felice di essere con noi e pronto a darci una mano se ci sarà già occasione”.

Milan – Fiorentina, le formazioni: Pioli si affida al tridente Chukwueze-Jovic-Pulisic, Italiano ritrova Beltran

L’ingresso di baby Camarda, vista la penuria di attaccanti, non è affatto improbabile, anzi: Pioli si augura di non averne bisogno, ma se la partita dovesse mettersi male avrebbe un’unica soluzione. La squalifica di Giroud (salterà anche il Frosinone) e gli infortuni di Leao (difficile il recupero anche in Champions) e Okafor lo costringeranno a puntare su un tridente quantomeno insolito, mentre negli altri reparti va un po’ meglio, alla luce dei rientri di Loftus-Cheek e Calabria. Il 4-3-3 rossonero vedrà così Maignan in porta, Calabria, Thiaw, Tomori e Theo Hernandez in difesa, Musah, Reijnders e Pobega a centrocampo, Chukwueze, Jovic e Pulisic in attacco. Italiano, privo dello squalificato Ranieri, risponderà con un 4-2-3-1 con Terracciano tra i pali, Parisi, Martinez Quarta, Milenkovic e Biraghi nel reparto arretrato, Arthur e Duncan in mediana, Nico Gonzalez, Bonaventura e Brekalo alle spalle dell’unica punta Beltran.

Atalanta – Napoli (ore 18, Dazn)

Clima ancora più incandescente al Gewiss Stadium, dove l’Atalanta di Gasperini inaugurerà il nuovo Napoli di Mazzarri. Il tecnico di San Vincenzo è senza dubbio la novità più ghiotta del post-sosta, ma non certo l’unico motivo di interesse di questa sfida mai banale. La classifica, infatti, dice che trattasi di spareggio Champions, con i bergamaschi che, in caso di vittoria, andrebbero proprio a scavalcare gli azzurri. Scenario da brividi, figlio del clamoroso tonfo contro l’Empoli costato il posto a Garcia, che Mazzarri proverà a scongiurare lavorando anzitutto sulla testa dei giocatori. Il suo Napoli, come vedremo tra poco, non sarà diverso a livello di sistema di gioco e uomini, ma dovrà esserlo dal punto di vista mentale, vero tallone d’Achille dell’era Garcia. Gasperini, dal canto suo, spera di trovare un avversario ancora fragile e spaurito, ragion per cui partirà forte, tentando di mandarlo subito al tappeto: col passare dei minuti, infatti, gli azzurri potrebbero far valere il maggior tasso tecnico, magari giocandosi la carta Osimhen, di nuovo convocato e pronto a subentrare dalla panchina.

Mazzarri si (ri)presenta: “Sono cambiato, non mi lamento più. Scudetto? Parlarne non ha senso”

“Devo stare attento a come parlo, sono famoso per i lamenti e quindi ora c’è un altro Mazzarri – ha esordito il neo allenatore azzurro -. Abbiamo subito partite importanti, decisive, in un momento delicato, però mi sono sempre trovato bene quando mi sono buttato senza pensare alle conseguenze, se mi fossi posto il problema del calendario non sarei venuto. Quando entri in un periodo così non puoi darti obiettivi, pensi alla morte alla partita seguente, migliorare la squadra, creare entusiasmo, lottare nei 90 minuti e poi tirare le somme. Se non si torna a vincere è inutile parlare di scudetto. L’ultima l’abbiamo persa, siamo a 10 punti dalla vetta, non avrebbe senso fare proclami e pensare allo Scudetto… Cosa rispondo a chi mi dà del ‘bollito’? Che se è buono lo mangio anch’io”.

Atalanta – Napoli, le formazioni: Mazzarri col dubbio Zielinski, Gasperini senza De Roon

Il dubbio della vigilia riguarda Zielinski, reduce da una brutta tonsillite che lo ha costretto a lasciare anzitempo il ritiro della Polonia. Mazzarri spera di poterlo schierare dall’inizio, ma se così non fosse punterebbe su Elmas, uno dei più trascurati dalla gestione Garcia. Per il resto sarà 4-3-3 con Meret in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Natan e Olivera in difesa, Anguissa e Lobotka a centrocampo, Politano, Raspadori e Kvaratskhelia in attacco, con Osimhen pronto a entrare dalla panchina. Gasperini ha ritrovato Scalvini e Toloi, ma dovrà fare a meno dello squalificato De Roon: il suo posto verrà occupato da Koopmeiners, con Pasalic che agirà da trequartista. Il 3-4-1-2 nerazzurro vedrà Carnesecchi tra i pali, Scalvini, Djimsiti e Kolasinac nel reparto arretrato, Hateboer, Ederson, Koopmeiners e Zappacosta in mediana, Pasalic alle spalle della coppia offensiva formata da Lookman e Scamacca.

Salernitana – Lazio (ore 15, Dazn)

A completare il sabato di campionato Salernitana-Lazio, con punti in palio sia per l’Europa che per la salvezza. Sarri, reduce dal pareggio nel derby, sa bene che è arrivato il momento di accelerare, ma Inzaghi, fresco di pareggio sul campo del Sassuolo, non può più permettersi passi falsi e farà di tutto per fermarlo. Lecito attendersi un match infuocato, anche perché Salerno vede rosso ogniqualvolta incontra Lotito e non vede occasione migliore di questa per prendersi i primi tre punti della stagione. Certo, la Lazio è nettamente superiore e ha già commesso troppi sbagli per farne ancora: per sua fortuna, però, la classifica è ancora corta e gli scontri diretti sopraccitati potrebbero renderla finalmente piacevole, a patto di espugnare l’Arechi. Guai a pensare al Celtic, insomma, perché se è vero che giocarsi gli ottavi di Champions non capita spesso, lo è anche che qualificarsi alla prossima è altrettanto importante. Di fronte, come detto in precedenza, ci sarà una Salernitana con l’acqua alla gola, seppur rinfrancata dal pareggio di Reggio Emilia: Inzaghi spera non si sia trattato di un’eccezione, bensì della scintilla giusta per riaccendere le speranze salvezza.

Salernitana – Lazio, le formazioni: Sarri senza Luis Alberto e Romagnoli, Inzaghi perde Ochoa e Dia

Diversi problemi per Sarri, anzitutto per la squalifica di Luis Alberto, sin qui intoccabile, ma anche per gli infortuni di Romagnoli e Vecino. Il tecnico, inoltre, deve fare i conti con gli acciacchi di Zaccagni e Rovella (recuperati, ma solo per la panchina), il che lo costringerà a modificare il consueto 4-3-3 affidandosi a Provedel in porta, Lazzari, Patric, Gila e Marusic in difesa, Guendouzi, Cataldi e Kamada a centrocampo, Felipe Anderson, Immobile e Pedro in attacco. Inzaghi risponderà con un 4-3-2-1 con Costil tra i pali (Ochoa è tornato acciaccato dalla Nazionale), Mazzocchi, Fazio, Pirola e Bradaric nel reparto arretrato, Coulibaly, Bohinen e Legowski in mediana, Candreva e Kastanos alle spalle di Ikwuemesi, che sostituirà l’infortunato Dia.

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