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Il Milan festeggia: Inter, Roma e Lazio piangono

Sia pure con l’aiuto decisivo di un gol irregolare di Cutrone il Milan dà segni di risveglio e mette sotto la Lazio (2-1) a San Siro mentre l’Inter subisce al 90° la beffa della Spal che la costringe al pari (1 a 1) – Ma il capitombolo più grave è quello della Roma che nel finale viene trafitta in casa dalla Sampdoria (0-1) ed entra in crisi

Il Milan festeggia: Inter, Roma e Lazio piangono

E alla fine…gode solo il Milan. Nel giorno in cui Lazio, Inter e Roma non potevano proprio sbagliare sono i rossoneri gli unici a prendersi il bottino pieno, con tutti gli altri a leccarsi le ferite per una domenica difficile da digerire. Questione di risultati, di episodi, di Var: in questa 22esima è successo davvero di tutto ma il prodotto finale non cambia e vede gli equilibri per la Champions sostanzialmente immutati, seppur con una gara in meno all’appello finale.

Delle tre litiganti l’unica a non restare a mani vuote è l’Inter ma il pareggio con la Spal lascia lo stesso sapore della sconfitta, quello che hanno provato Lazio e Roma, uscite abbattute da una domenica che le ha viste piegate da Milan, Sampdoria e…Var. Già, perché dopo i gravi episodi del pomeriggio (polemiche a Napoli e Crotone) ecco il match di San Siro a certificare come la “moviola in campo”, così com’è, non stia proprio funzionando.

Il gol di Cutrone (16’) è di braccio, Irrati e, soprattutto, Rocchi davanti al monitor non se ne accorgono, col risultato che un sistema intero ne esce pressoché ridicolizzato: che senso ha l’ausilio tecnologico se errori del genere non vengono corretti? “Una cosa così è inammissibile – il commento di Inzaghi. – Mi spiace perché ci hanno fermato di nuovo, purtroppo abbiamo perso un match nel quale perfino il pareggio ci stava stretto”.

Rabbia comprensibile quella del tecnico biancoceleste, che però non può inficiare la bella prestazione del Milan, colpevole fino a un certo punto della nefandezza arbitrale. La Lazio è riuscita a trovare il pareggio dopo appena 4’ con Marusic, lasciato tutto solo di concludere con il sinistro da posizione ravvicinata (20’), dopodiché il match s’è svolto sul filo dell’equilibrio con episodi da una parte e dall’altra.

Decisivo il gol di Bonaventura al 44’ su assist dell’ottimo Calabria, con un secondo tempo che si è svolto così senza reti ma con occasioni da una parte e dall’altra. Per il Milan si tratta della terza vittoria consecutiva: la classifica resta lontana dagli obiettivi d’inizio stagione ma il passo, finalmente, è quello giusto. “Abbiamo fatto una grandissima prestazione – le parole di Gattuso. – Avevamo di fronte un avversario forte ma non voglio sentir parlare di partita della svolta, il nostro obiettivo dev’essere quello di pensare domenica dopo domenica e continuare così”.

Chi invece deve necessariamente cambiare marcia è l’Inter di Spalletti, costretta a fare i conti con la settima partita di fila senza vittoria, la nona se si considerano anche le due di Coppa Italia. L’1-1 di Ferrara in casa della Spal lascia l’amaro in bocca e non solo per il gol preso da Paloschi al 90’: la prestazione, ancora una volta, è stata insufficiente e al di sotto degli standard a cui ci avevano abituati i nerazzurri.

Anche senza la beffa finale infatti sarebbero rimasti 3 punti conquistati grazie a un’autorete goffa di Vicari (48’), troppo poco per chi ambisce a tornare in Champions e che invece, numeri alla mano, sta avendo un rendimento inferiore anche all’Europa League. “Partite così ti lasciano l’amaro in bocca – ha spiegato Spalletti. – Non riusciamo a trovare una continuità di comportamento, un equilibrio. Non vedo miglioramenti, solo troppi vuoti: manca la capacità di lottare, non la qualità”.

Problema grosso che si moltiplica all’ennesima potenza se parliamo della Roma, alle prese con un’altra sconfitta interna (la seconda consecutiva dopo quella con l’Atalanta pre sosta) e con un ruolino di marcia davvero terribile. Il ko con la Sampdoria certifica una crisi di cui si sospettava l’esistenza da tempo e che ora diventa però ufficiale: i punti dall’Inter quarta sono 3, quelli sulla Sampdoria quinta 4, a testimonianza di una stagione che sta pericolosamente virando verso il fallimento.

Certo, quando le cose non girano non girano, e così capita che Florenzi sbagli un rigore, che Viviano salvi anche su Pellegrini e Under, e che la Samp passi nel finale con Zapata sbancando così l’Olimpico (80’). Il tutto con i soliti casi di mercato aperti (oggi dovrebbero arrivare notizie definitive su Dzeko ed Emerson) e con una piazza sempre più preoccupata dalla china che sta prendendo questa stagione giallorossa.

“Facciamo fatica a fare gol e questo ci condiziona – l’analisi amara di Di Francesco. – Siamo partiti malissimo, nei primi 25’ non siamo mai stati in partita e in generale abbiamo concesso troppo. Il rigore di Florenzi? In questo momento sono tante le cose che non girano…”. Non poteva sbagliare nessuno, lo hanno fatto tutti insieme: la corsa Champions, in fondo, si fa anche così…

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