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Miele: I migliori d’Italia laureati a Castel San Pietro Terme dall’Osservatorio Nazionale

Esaminati oltre mille mieli provenienti da tutte le regioni d’Italia. I 18 vincitori per le varie specialità. La Lombardia guida la classifica dell’eccellenza.

Miele: I migliori d’Italia laureati a Castel San Pietro Terme dall’Osservatorio Nazionale

Tutta la dolcezza d’Italia si è concentrata su Castel San Pietro Terme dove l’Osservatorio Nazionale Miele ha assegnato le Gocce d’oro massimo riconoscimento per i produttori melliferi italiani. In particolare, sono stati diciotto i produttori di miele che hanno ottenuto il più ambito dei riconoscimenti, le tre gocce.  

La partecipazione al concorso è stata numerosa, con ben 1.067 mieli in gara prodotti in ogni parte d’Italia e inviati da oltre 400 apicoltori. Le valutazioni analitiche e quelle sensoriali fatte da 84 assaggiatori iscritti all’Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele hanno quindi selezionato 373 mieli: 18 premiati con Tre Gocce d’Oro, 145 con Due Gocce d’Oro e 210 con Una Goccia d’Oro.

Con riferimento solo alle tre gocce la regione che guida l’eccellenza del miele italiano è la Lombardia, seguita da Sardegna, Puglia e Sicilia.

Premi particolarmente meritati in una stagione particolarmente negativa per l’apicoltura italiana che ha registrato un crollo di oltre il 30% della produzione a causa di agenti atmosferici che hanno penalizzato il lavoro delle api fra siccità, bombe d’acqua, violente grandinate e gelo in piena primavera che hanno distrutto le fioriture. La compressione delle attività delle api non ha penalizzato solo il settore mellifero ma come orami è largamente accertato rappresenta un pericolo grave per la biodiversità, considerato che sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori.

La svolta salutista degli italiani per effetto della pandemia Covid ha portato all’aumento del 13% degli acquisti familiari di miele nel 2020 ma sugli scaffali dei supermercati italiani già più di 1 vasetto di miele su 2 viene dall’estero, con una produzione nazionale stimata pari a 18,5 milioni di chili nel 2020. Secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati del rapporto dell’Osservatorio nazionale miele in Italia ci sono 1,6 milioni di alveari curati da circa 70mila apicoltori dei quali oltre 2 su 3 sono hobbisti che producono per l’autoconsumo.

Attorno alla manifestazione per l’assegnazione delle tre gocce l’Osservatorio nazionale miele ha promosso a Castel San Pietro Terme una serie di manifestazioni sia per gli addetti ai lavori che per appassionati e curiosi. Al Teatro Cassero si sono tenuti seminari e convegni di settore, a cui è stato possibile partecipare anche da remoto. Via via nell’arco dei tre giorni si sono avvicendati rappresentanti del MiPAAF, del CREA, di ISMEA, di Università, istituti zooprofilattici e di prestigiosi laboratori privati specializzati nel settore, per discutere dello stato dell’arte del settore.

Il concorso “Un piatto al miele”, organizzato con il patrocinio del Comune di Castel San Pietro Terme e dell’Accademia italiana della cucina, per promuovere l’uso del miele nella ristorazione ha visto una nutrita partecipazione di ristoranti che hanno creato un proprio menu al miele, valutati da una qualificata giuria capitanata dallo chef stellato e coordinatore scientifico della Gambero Rosso Accademy, Igles Corelli, che ha omaggiato l’Osservatorio, regalando una sua ricetta di un piatto al miele.

L’Osservatorio, dal canto suo, ha nominato Corelli “Ambasciatore Grandi Mieli d’Italia”, si tratta del secondo ambasciatore, dopo Cristina Bowerman, due chef appassionati al miele, naturali testimonial quindi dei mieli italiani di qualità nell’alta cucina italiana. La manifestazione è culminata con la consegna dei premi

I 18 migliori mieli d’Italia 2021 premiati con le tre gocce per specialità:

Erica arborea di Santus Giacomo – Narcao Sud Sardegna 

Coriandolo dell’Azienda Agricola Iannelli Assunta – Foggia 

Rosmarino di Sangro Salento di Cinzia Montinari – Atessa Chieti

Tarassaco di Apicoltura Zipoli di Balarini Ancilla – Romanengo Cremona

Acacia (robinia) di Apicoltura Il Dono Delle Api – Cremona

Cardo di Apicoltura Mauro Lai – Ballao Sud Sardegna

Tiglio di Beeflower Formigine – Modena

Sulla di Apicoltura Miceli – Termini Imerese Palermo

Eucalipto di Su Puleu di Mariangela Cuccui – Mandas Sud Sardegna

Castagno di Apicoltura Il Dono Delle Api – Cremona

Rododendro di Apicoltura Bee Slow di Emiliano Barbato San Germano – Chisone Torino

Millefiori di L’Essenza Degli Iblei di Uccello Alfredo – Canicattini Bagni Siracusa

Trifoglio di Az. Agricola Lucia Lamonarca – Ruvo di Puglia Bari

Melata (bosco) di Apicoltura Codone Sofia – Alife Caserta

Millefiori di alta montagna delle Alpi di La Piccola Arnia – Santa Giustina Belluno

Indaco bastardo (Amorpha fruticosa) di Azienda Agricola Maccioni Piero – Larciano Pistoia

Girasole di Apicoltura Pancaldi Budrio Bologna Ailanto di Apicoltura Solemiele – Pandino Cremona

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