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Microsoft e Facebook, fuochi d’artificio a Wall Street

Nel dopo-Borsa, Microsoft e Facebook, forti dei risultati delle trimestrali, riaprono le porte di Wall Street al Toro – Anche l’Europa premia i titoli high tech

Microsoft e Facebook, fuochi d’artificio a Wall Street

Il copione si ripete: Asia ed Europa al piccolo trotto, la Borsa Usa lanciata verso nuovi record. Perdono colpi tutte le Borse asiatiche, da Tokyo ai listini cinesi al Kospi coreano. Al contrario, il Toro continua a dominare la scena Usa, anche perché le trimestrali sono migliori del previsto.

In realtà, i fuochi d’artificio a Wall Street sono cominciati dopo la chiusura degli scambi ufficiali, segnati da ribassi attorno allo 0,2% (ma in mattinata in Nasdaq aveva toccato un nuovo record). Caterpillar (-3,5%) ha pagato il prezzo della crisi degli scambi con Pechino, mentre per avere novità sui dazi occorrerà attendere il 30aprile, quando inizieranno nuovi colloqui tra i Grandi. Ma ieri sera a Wall Street si è lavorato fino a tarda ora dopo i risultati record di Microsoft (+3,5% nel dopo) e soprattutto di Facebook (+5% su un fatturato record da 15 miliardi di dollari nel trimestre, nonostante la società abbia accantonato 3 miliardi a fronte del rischio di pendenze penali sulla violazione della privacy).

Perde colpi intanto il petrolio dopo l’impennata di lunedì. Ma su Anadarko, la società più importante dello shale oil, è guerra tra titani. Contro l’offerta di Chevron, 33miliardi di dollari, è arrivata la contromossa di Occidental: 38 miliardi.

Cede terreno l’euro e, a confermare l’incertezza dell’Eurozona, è attivata la discesa a sorpresa in aprile dell’indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche, calato inaspettatamente a 99,2 da 99,7 del mese precedente, a fronte di attese a 99,9. Preoccupa il monito di Li Kequiang sulle difficoltà della congiuntura cinese. Non stupisce perciò il tono dimesso della maggior parte dei listini.

Banche e spread hanno pesato sulla piazza milanese: Milano ha ceduto lo 0,79%, a quota 21.724, a fronte di vendite che si sono ispessite nel pomeriggio.

Giornata no anche per Parigi (-0,28%), Madrid (-0,76%) e Londra (-0,66%).

Brilla al contrario Francoforte (+0,59%), che ha assorbito senza traumi il dato negativo dell’Ifo. A compensare la delusione ci ha pensato Sap (+12,04% dopo i conti). Aiuta anche il balzo in avanti di Wirecard (+8,08%) dopo l’ingresso della giapponese Softbank.

Positiva anche Zurigo (+0,24%) grazie a Novartis (+2,44%). Poco più che in parità Credit Suisse (+0,07%) nonostante il migliore degli utili. Superiori alle attese.

Si profilano giorni intensi per le banche europee. Oggi pubblicheranno i dati Ubs e Barclays, venerdì Deutsche Bank e Rbs.

Il Btp ha concluso in territorio positivo una seduta di scambi sottili, con il Tesoro che ha collocato 4,409 miliardi di euro complessivi in Ctz e BtpEi, contro 3,5-4,5 miliardi offerti.

In particolare, il Tesoro ha assegnato 3,5 miliardi, massimo dell’offerta, del nuovo Ctz giugno 2021, con rendimento 0,697% massimo da dicembre.

Collocati anche 909 milioni di BtpEi settembre 2032, rispetto al massimo

dell’offerta pari a un miliardo, con rendimento 1,93%.

In chiusura, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto decennale si attesta a 264 punti base, in linea con il finale della seduta precedente. Il tasso del decennale si è attestato in area 2,63% dopo aver chiuso alla vigilia a 2,68%.

La Germania ha collocato 2,45 miliardi in Bund a 10 anni, con il tasso medio risalito a 0,02% da -0,05%.

La regina di Piazza Affari è stata Stm (+5,05%), dopo la pubblicazione dei conti. Il presidente Jean-Marc Chery prevede conti in crescita del secondo trimestre.

Positiva anche Prysmian (+1,65%). Continua a soffrire Juventus (-5,56%), ancora una volta il peggior titolo del paniere principale.

Giornata di cali per le banche. Intesa Sanpaolo -2%. Banca Monte Paschi (-1,5%) starebbe preparando una maxi cessione di crediti in sofferenza, circa 10 miliardi di euro. Ubi Banca -3,6%.

Tra gli industriali, CNH Industrial -1,6%. Volvo, il marchio degli automezzi pesanti, ha alzato le previsioni sull’andamento del mercato in Cina.

Pirelli -0,2%. Fiat Chrysler -1%. Brembo -1,6%, Piaggio -3,7%.

Terna (-0,1%) ha ottenuto un finanziamento da 1,5 miliardi di euro da un gruppo di banche. Enel -0,5%.

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