Il tribunale Ue di Lussemburgo ha bocciato il ricorso di Microsoft per la multa da 899 milioni di euro, comminatagli nel 2008 dall’Antitrust europeo per non aver permesso ai concorrenti di accedere a condizioni ragionevoli alle informazioni relative all’interoperabilità.
Microsoft, nonostante una sentenza del 2004 sull’argomento, avrebbe infatti abusato della sua posizione dominante e continuato, nel corso degli anni, a esigere tassi di remunerazione sproporzionati per fornire la propria documentazione ai concorrenti, bloccando, di fatto, la realizzazione di software compatibili.
Confermata dunque la decisione della Commissione europea, anche se il colosso di Redmond ha ottenuto uno sconto di 39 milioni sulla penalità di mora, ridotta da 899 a 860 milioni di euro.
