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Mediolanum: nel Patto non c’è Fininvest, Doris al 40%

Nei mesi scorsi Bankitalia aveva chiesto alla famiglia Berlusconi di fare un passo indietro nell’azionariato di Banca Mediolanum

Cambia la geografia del patto di sindacato di Banca Mediolanum con l’uscita di Fininvest che, nel precedente accordo, aveva conferito il 25,5% del capitale. Quest’ultimo, infatti, raccoglieva il 51% di Banca Mediolanum ed era equamente suddiviso tra Fininvest (25,5%) e la Fin.Prog.Italia S.a.p.a. di Ennio Doris & C. (25,5%), la holding della famiglia Doris. Nel nuovo Patto, pubblicato oggi, è stato conferito il 40,2% circa dei diritti di voto, ovvero tutte le quote detenute dalla famiglia Doris.

Nei mesi scorsi Bankitalia aveva chiesto alla famiglia Berlusconi di fare un passo indietro nell’azionariato di Banca Mediolanum, dove è presente da tempo con Doris. Alla holding di Arcore, la Fininvest, che detiene il 30% del capitale, era stato chiesto di cedere il 9,99% di Banca Mediolanum. Al nuovo patto, tuttavia, non è stata apportata neppure questa quota minima.

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