Condividi

Mattia Cianca miglior sommelier d’Italia ASPI 2019

Nato a Roma, dopo essersi qualificato come Best Sommelier of Australia 2017 ha vinto il titolo nazionale nelle prove classiche e a sorpresa. Attualmente è sommelier presso Alexander Il Gusto Antico di Cortina d’Ampezzo

Mattia Cianca miglior sommelier d’Italia ASPI 2019

Mattia Antonio Cianca è stato ‘laureato’ dall’ASPI, Associazione Sommellerie Professionale Italiana come miglior Sommelier d’Italia per il 2019. Il titolo gli è stato assegnato dalla giuria di esperti nazionali e internazionali presieduta da Giuseppe Vaccarini, presidente ASPI, e dai Presidenti delle Associazioni di Sommellerie europee, dai vincitori delle scorse edizioni del concorso e dai giornalisti del settore, al termine della finale del Concorso per il Miglior Sommelier d’Italia ASPI 2019, che si è svolta all’Istituto Carlo Porta di Milano.

Mattia Antonio Cianca, nato a Roma, ha vissuto e lavorato a Melbourne, dove ha approfondito gli studi, iniziato la carriera di Sommelier e conquistato il titolo di Best Sommelier of Australia nel 2017. Rientrato in Italia all’inizio di quest’anno, attualmente è Sommelier presso Alexander Il Gusto Antico di Cortina d’Ampezzo.

Nella finale ha superato 6 sommelier professionisti, tutti provenienti da prestigiose strutture ristorative e alberghiere in Italia, Europa e Australia fra cui Salvatore Castano, Sommelier al ristorante Annabel’s (Londra), e Michele Fazari, Sommelier al Four Seasons Hotel at Ten Trinity Square (Londra).

I candidati si sono sfidati nelle prove classiche e a sorpresa ideate da ASPI per testarne la competenza e la preparazione tecnica, la capacità di decidere in tempi brevi e la destrezza di esecuzione.

Nell’occasione, è stato assegnato anche il “Premio Fondazione Birra Moretti per la valorizzazione della birra a tavola”, per aver mostrato la conoscenza più approfondita della birra e la capacità di servirla e abbinarla al meglio, al sommelier Salvatore Castano. 29 anni, di Giardini Naxos (Taormina), Sommelier all’Annabel’s di Londra.

Commenta