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Manovra, allo Stato 8 miliardi in tre anni con la nuova imposta di bollo sul conto titoli

La bozza della relazione tecnica sulla finanziaria prevede diverse boccate d’ossigeno per le casse dell’erario – Dall’aumento dell’Irap su banche e assicurazioni arriveranno 1,8 miliardi – Risparmiati altri 2,780 miliardi grazie alla norma sulla rivalutazione delle pensioni – Il superbollo sulle macchine di lusso varra invece più di 50 milioni l’anno.

Manovra, allo Stato 8 miliardi in tre anni con la nuova imposta di bollo sul conto titoli

L’aumento dell’imposta di bollo sui conti titoli porterà una vera boccata d’ossigeno alle casse dello Stato: 8 miliardi di euro tra 2011 e 2014. E’ quanto si apprende dalla bozza della relazione tecnica sulla manovra. L’incremento porterà il bollo a 120 euro per il 2011 e il 2012, a 150 euro per i depositi sotto i 50mila euro e a 380 euro per quelli superiori allo stesso limite. “Dal 2013 – spiega la relazione – si determinerà un incremento di gettito di circa 892 milioni di euro per i primi due anni e di circa 2.400 milioni di euro per gli anni a partire dal 2013”.

L’analisi tiene però conto anche del fatto che a novembre di ogni anno si avrà il versamento dell’acconto pari al 95% di quanto liquidato nell’anno, ipotizzando che la norma venga applicata dal primo luglio. In queste condizioni, la nuova imposta di bollo dovrebbe produrre 721 milioni nel 2011, 1,3157 miliardi nel 2012, 3,5813 miliardi nel 2013 e 2,4 miliardi a partire dal 2014.

Quanto all’aumento dell’Irap su banche e assicurazioni, il gettito complessivo arriverà a 888,7 milioni nel 2012 e a 479,7 milioni nel 2013 nel 2014. “Inoltre – si legge ancora nella relazione – è stimato un minor gettito ai fini Ires conseguente la maggiore Irap deducibile, considerando un’aliquota media del 27%, pari a 13,3 milioni di euro di competenza a partire dal 2011”. La finanziaria prevede un aumento dell’imposta sulle attività produttive pari allo 0,75% per istituti di credito e società finanziarie, mentre per le assicurazioni l’incremento sarà del 2%. Le aliquote saliranno così rispettivamente al 4,65 e al 5,90%.

Ammontano invece a 2,780 miliardi i soldi che saranno risparmiati fra 2012 e 2014 grazie alla norma sulle rivalutazione delle pensioni. Gli effetti finanziari, a lordo di quelli fiscali, saranno di 600 milioni nel 2012, 1,090 miliardi nel 2013 e 1,090 miliardi nel 2014. Al netto degli effetti fiscali si avranno risparmi per 1,780 miliardi, di cui 420 milioni nel 2012, 680 milioni nel 2013 e 680 milioni nel 2014. La norma prevede nel biennio 2012-2013 una rivalutazione del 100% solo per gli assegni fino a 3 volte il trattamento minimo Inps (1.428 euro). Per gli assegni da 1.428 a 2.380 euro la rivalutazione sarà del 45%, mentre per quelli ancora superiori sarà nulla.

Venendo al famigerato superbollo per le auto di lusso (10 euro per ogni chilowatt sopra i 225), interesserà circa 98mila veicoli e produrrà un gettito pari a 50,3 milioni l’anno fra il 2011 e il 2014.

Pubblicato in: News

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