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Macron a Roma vede la Meloni: “La pace è possibile, ma sarà quella che decideranno gli ucraini” 

Nel corso dell’incontro “Il grido della pace-Religioni e cultura in dialogo” promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, Il presidente francese Macron e il capo dello Stato Mattarella hanno parlato di pace, di Ucraina e del futuro dell’Europa

Macron a Roma vede la Meloni: “La pace è possibile, ma sarà quella che decideranno gli ucraini” 

“La pace è possibile, ma sarà quella che decideranno gli ucraini”. Lo ha detto a chiare lettere il presidente francese Emmanuel Macron nel corso del suo intervento all’Incontro internazionale “Il grido della pace – Religioni e cultura in dialogo”, applaudito dai ministri del nuovo Governo Meloni presenti. Un evento promosso dalla Comunità di Sant’Egidio che vedrà per tre giorni a Roma la partecipazione delle grandi religioni mondiali insieme a rappresentanti del mondo della cultura e delle istituzioni, provenienti da oltre 40 Paesi del mondo.

A Roma, in serata, Macron incontrerà anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso di un faccia a faccia informale che per Meloni rappresenta però il primo test ufficiale della sua neonata premiership.

L’intervento di Macron a Roma: “La pace è possibile, ma sarà quella decisa dagli ucrani”

“Parliamo di pace, di questo grido della pace proprio nel momento in cui gli ucraini e le ucraine si battono per resistere, per difendere la loro dignità, per proteggere le loro frontiere e la loro sovranità”. “La pace è possibile ed è quella che gli ucraini decideranno e che rispetterà i diritti del popolo sovrano”. Queste le parole pronunciate dal Presidente francese al Convention Center “La Nuvola” di Roma, dove si è tenuto l’incontro promosso dalla Comunità di Sant’Egidio.

“Non sono convinto che questa sia la guerra di tutto il popolo russo. Occorre lavorare sotto traccia, è essenziale, bisogna parlare al popolo russo, bisogna parlare alle loro coscienze”, ha aggiunto Macron, che poi ha spiegato “La Russia si è isolata dal resto del mondo e la pandemia di Covid ha aiutato questo isolamento. Ci si è convinti che c’erano delle minacce, che il mondo occidentale avrebbe cercato di distruggere la Russia”. 

“In questo momento si parla solo di  vittoria, di sconfitta, accettare di essere così fuori dal tempo e parlare di pace è qualcosa di grande. Ed è per questo che sono venuto oggi”, ha sottolineato il presidente francese. “Parlare di pace oggi, chiamare alla pace oggi, può risultare forse insopportabile per coloro che si battono per la propria libertà”, spiega. “E forse qualcuno potrebbe pensare ad un tradimento, ma non lasciamo che la pace oggi sia catturata dal potere russo”.

Nel corso dell’evento, Macron ha salutato e stretto la mano al neo ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Lavoreremo sempre insieme all’Ue e alla Nato. Non c’è pace senza giustizia”, ha detto il nuovo numero uno della Farnesina. 

Mattarella: “La pace è integrale o non esiste”

“Si tratta di un impegno che invoca il contributo di ciascuno affinché il grido della pace si diffonda con sempre nuova forza. Per questo siamo qui oggi, in tanti, da tante parti del mondo”, ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando all’Incontro Internazionale “Il grido della pace.

Se vuoi la pace preparala – ha aggiunto Mattarella -: è stata un’esortazione più volte ripetuta nei secoli. Non può esserci contrapposizione tra mezzi e fini se si vuole la pace. Non si può giungere alla pace esaltando la guerra e la volontà di potenza. Perché la pace è integrale o non esiste. E non esiste se non è corroborata da verità e giustizia. A questi principi si sono conformate la Costituzione e i comportamenti della Repubblica. Una Costituzione frutto di una coscienza dolorosamente maturata nella ferocia devastante della seconda guerra mondiale, cui ci hanno condotto le dittature del Novecento”.

“Le guerre hanno un effetto domino, moltiplicatore. Le guerre sono contagiose“, ha avvertito Mattarella. “Non possiamo consegnarci all’ingiustizia delle situazioni di fatto, né allo strazio di guerre infinite. L’Europa non può e non deve permettersi di cadere prigioniera della precarietà, incapace di assolvere al suo naturale ruolo di garante di pace e di stabilità nel continente e nelle aree vicine. Ne va della nostra stessa libertà e prosperità”, ha affermato il capo dello Stato.

La sciagurata guerra mossa dalla Russia rappresenta una sfida diretta ai valori della pace, mette ogni giorno in grave pericolo il popolo ucraino, colpisce anche il popolo russo, genera drammatiche conseguenze per il mondo intero. Quella aggressione stravolge le regole, i principi e i valori della vita internazionale. Approfondisce le divisioni nella comunità globale chiamata, invece, a trovare soluzioni cooperative urgenti a problemi comuni: le crisi sanitarie e alimentari, gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, le minacce terroristiche”. 

L’incontro Macron-Meloni

A Sant’Egidio, in serata, il presidente Macron incontrerà la Premier italiana Giorgia Meloni. I due avranno molto di cui parlare a partire dal tema gas, sul quale fino a pochi giorni fa l’Italia e la Francia hanno mantenuto posizioni comuni e hanno lottato insieme per arrivare al tetto. 

Meloni rassicurerà poi Macron sulla posizione atlantista dell’Italia come ha peraltro già fatto nei colloqui telefonici con Stoltenberg e Von der Leyen. 

Il presidente francese rimarrà in Italia fino a domani pomeriggio. In mattinata avrà un incontro con Papa Francesco che sarà seguito da un pranzo al Quirinale con il presidente Mattarella. 

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