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L’uragano Harvey fa paura: il petrolio vola

Anche Donald Trump, via Twitter, mette in allerta i cittadini statunitensi. L’uragano potrebbe raggiungere il livello 3 (su 5) della scala Saffir-Simpson. Evacuate numerose città in due contee del Texas, nel distretto di Houston rinviato l’inizio delle scuole. Rimbalzano i prezzi del greggio per i probabili danni nel Golfo del Messico.

L’uragano Harvey fa paura: il petrolio vola

La tempesta tropicale Harvey è diventata un uragano. E’ il National Hurricane Center degli Stati Uniti a comunicare il cambiamento di valutazione. L’intensità del fenomeno dovrebbe crescere ancora e, nella giornata di sabato, dovrebbe raggiungere livelli massimi quando toccherà la costa del Texas. 

Si tratta del primo uragano a colpire lo Stato della città di Dallas dal 2008 ad oggi, e potrebbe raggiungere il livello 3 della scala Saffir-Simpson, che classifica l’intensità degli uragani. 

L’intervento di Donald Trump ha confermato l’importanza del pericolo imminente. Il Presidente Usa è intervenuto via Twitter invitando tutti i cittadini ad essere prudenti e a prendere tutte le precauzioni del caso. 

Nel frattempo, per due contee del Texas è stata ordinata l’evacuazione obbligatoria. Il distretto scolastico di Houston ha deciso di rinviare l’inizio delle lezioni, e tutti gli edifici chiuderanno nel primo pomeriggio. 

Con buone probabilità Harvey si abbatterà anche sulla costa del Golfo del Messico, centro nevralgico della produzione statunitense di petrolio. A causa dei timori per l’impatto dell’uragano i prezzi del greggio rimbalzano.

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