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Lo strappo su Brexit affonda le Borse. Diasorin Ko

Le incertezze sulla guerra dei dazi si sommano al probabile naufragio della trattativa tra Londra e Bruxelles – A Milano tra le Blue Chip si salva solo Hera, cedono Finecobank e Leonardo

Lo strappo su Brexit affonda le Borse. Diasorin Ko

Il negoziato sui dazi tra Usa e Cina riparte in salita. Come già segnalato stamane, l’amministrazione americana ha inserito a sorpresa nella back list diverse aziende cinesi attive nell’intelligenza artificiale e nella videosorveglianza, stavolta per rappresaglia contro la negazione dei diritti delle minoranze musulmane nel Celeste Impero. Il future dell’indice S&P500 anticipa un avvio in ribasso di Wall Street e i mercati europei si tingono di rosso.

Piazza Affari arretra alle 13 e 30 dell’1,35%, attorno a quota 21.310, in linea con Madrid. Fanno poco meglio Parigi (-1,1%, Airbus +1,3% dopo la trimestrale) e Francoforte (-1,09%). Migliora la produzione industriale tedesca: +0,3% ad agosto contro -0,4% a luglio.

Londra limita i danni allo 0,20% nonostante il tracollo dei titoli del London Stock Exchange (-6%) dopo il ritiro dell’offerta di Hong Kong. Ma causa la Brexit, la sterlina perde nuovi colpi sull’euro (+0,7%).

La notizia che ha appesantito tutti i listini europei è arrivata da un’indiscrezione della Bbc. Secondo la tv di Stato britannica, stamane c’è stata una telefonata tra Boris Johnson ed Angela Merkel: pare che la cancelliera abbia detto no alle ultime proposte di soluzione presentate dal governo inglese sullo status dell’Irlanda del Nord. Al termine, i due capi di governo avrebbero convenuto sul fatto che un accordo nei prossimi giorni è altamente improbabile. Il nodo da sciogliere resta quello degli accordi di pace del 1998 che posero fine a mezzo secolo di guerra civile nell’Irlanda del Nord.

Sul fronte dei titoli del debito, il Bund si apprezza a -0,59% (-2 punti base). Il Btp tratta a 0,84% (-2 punto base). Delude il dato sui consumi in Italia: le vendite al dettaglio sono scese in agosto dello 0,6% mese su mese, contro il +0,1% atteso dagli economisti. 

Arretrano le banche: Banco Bpm (-0,7%), stessa variazione per Ubi. Entrambe sarebbero intenzionate a posticipare la presentazione dei piani industriali, alla prima parte del 2020, qualche mese più in là rispetto a quanto annunciato in precedenza. Non si sa quali siano le ragioni dell’eventuale spostamento delle date. È lecito pensare che possa essere legato all’esistenza di un negoziato riguardante la fusione. Intanto Equita rileva i vantaggi per il sistema dal calo dello spread: il differenziale dimezzato nel giro di dieci mesi, con il Btp a 10 anni che dal picco del 3,5% di novembre 2018 oggi rende lo 0,84%, rappresenta un guadagno per le banche italiane, specie per il gruppo guidato da Giuseppe Castagna, che, alzando il payout ratio al 36-42%, vedrebbe il titolo staccare una cedola fra il 6,8% e il 7,8% di rendimento nel 2019. In calo Unicredit (-2%), che dovrebbe cedere prima della fine del mese almeno un miliardo di euro di crediti deteriorati, unlikely to pay.

Tonfo di Diasorin (-3,8%). La tedesca Qiagen, attiva nel settore della diagnostica ed uno dei partner industriali di Diasorin, si sgretola in Borsa (-18%) dopo la pubblicazione dei dati preliminari del trimestre e l’annuncio delle dimissioni dell’amministratore delegato Peer Schatz. Le vendite cresceranno solo del 3% circa, contro il +4-5% previsto dal piano.

Il Brasile oggi non porta bene a Piazza Affari. Tim arretra dello 0,7%. America Movil, uno degli operatori telefonici del Brasile, smentisce l’esistenza di un negoziato con Telefonica e Tim Brasile riguardante le attività messe in vendita da OI per abbassare il debito. Intanto, l’Antitrust ha deciso di spostare in avanti, al 28 febbraio, i termini della chiusura dell’indagine su presunti abusi di mercato da parte di Tim.

Fiat Chrysler -1,3%: in Brasile le immatricolazioni di automobili sono salite del 9% a settembre.

Arrivano le pagelle di Deutsche Bank sulle utilities: Snam -0,8% (DB abbassa il target price a 5 euro); Italgas -1,7% (prezzo obiettivo ridotto a 5,6 euro); Enel +0,5% (target price alzato a 7,5 euro). 

Moncler di nuovo in ribasso (-0,7%) per l’effetto Hong Kong. Inoltre, Hsbc ha abbassato il target price a 42 euro.

Avio (+0,7%) ha annunciato stamane la messa in produzione dei nuovi motori P120 pe 14 razzi spaziali Arane 6.

Continua la discesa di Safilo (-7%).

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